Stellantis, Imparato: il 100% elettrico sarà letale per i veicoli commerciali

Stellantis, Imparato: il 100% elettrico sarà letale per i veicoli commerciali

Passare dalla discussione all’azione. È questo il messaggio di Jean-Philippe Imparato, direttore di Stellantis Europe, nell’incontro con la stampa in occasione del Salone di Monaco. I punti principali del manager francese lasciano poco spazio all’interpretazione, a partire dalla da come il ban dei motori termici al 2035 sarà letale per i veicoli commerciali leggeri. Secondo punto, se si vuole garantire la convergenza verso un mondo che sia neutrale in termini di CO2 e che sia elettrificato per definizione, non si può evitare di considerare il segmento A in Europa, scomparso dal 2019. “Nel 2019, c’erano 49 auto di serie sotto i 15.000 euro in Europa. Oggi? Una” ha sottolineato Imparato. Il terzo è legato all’età del parco circolante europeo, pari a 256 milioni di auto dove oltre 150 milioni hanno più di 10 anni di età. “Vogliamo promuovere la libertà di scelta dei nostri clienti una volta per tutte. Vogliamo proteggere il settore in termini di capacità di sviluppo senza dipendere completamente dall’Asia per supportare l’industria delle batterie in Europa. Altrimenti, dipenderemo solo dalla Cina” ha dichiarato Imparato. Il tutto con una ridefinzione del piano Dare Forward, atteso ad inizio 2026, dove verrà rivisto il 100% elettrico entro il 2030.

 

Neutralità tecnologica e spazio al range extender

 

Come sarà la futura gamma Stellantis? Decisamente multi-energia, con grande spazio ai range extender e al diesel ibrido per i veicoli commeciali. “sto spingendo fin dall’inizio per MHEV, HEV, PHEV a lungo raggio, e il nostro programma può essere molto interessante in termini di caratteristiche e prestazioni. Possiamo offrirvi tutte le energie e tutte le potenze sono benvenute e tutte le proposte sono sul tavolo in termini di sviluppo. Questo è un investimento enorme. Abbiamo un’idea sul mercato degli HEV per gli ibridi e le prime applicazioni le vedremo tra 24/36 mesi”. Tra le novità anche la possibilità di vedere un Ducato ibrido.

Fonte: Il Sole 24 Ore