Stm, accordo sulla governance: Varricchio e Bellezza nel consiglio di sorveglianza
StMicroelectronics ha convocato un’assemblea generale straordinaria degli azionisti per il prossimo 18 dicembre ad Amsterdam. Le delibere proposte dal Consiglio di Sorveglianza sono la nomina di Armando Varricchio a membro del Consiglio di Sorveglianza, per un mandato che scadrà alla fine dell’assemblea generale degli azionisti 2028, in sostituzione di Maurizio Tamagnini, che ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio di Sorveglianza a marzo 2025, e la nomina di Orio Bellezza a membro del Consiglio di Sorveglianza, per un mandato che scadrà alla fine dell’Agm 2028, in sostituzione di Paolo Visca, che ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio di Sorveglianza nei giorni scorsi.
Il controllo
I rumors sulle dimissioni di Visca erano circolatiin modo insistente nelle scorse settimane. Visca era rappresentante del ministero dell’Economia e delle Finanze, che controlla, attraverso una joint venture paritetica con la banca pubblica francese Bpifrance, il 27,5% di St. Nel board dal 2023, il mandato di Visca, consigliere del ministro Giancarlo Giorgetti, sarebbe scaduto l’anno prossimo. Tamagnini, invece, si era dimesso a marzo. Il riassetto della componente italiana del Consiglio di Sorveglianza farebbe parte di un percorso condiviso per mettere da parte i contrasti e andare avanti nell’interesse dell’azienda, che opera in un settore strategico. Nel CdS restano Simonetta Acri, che la scorsa primavera è subentrata a Donatella Sciuto, rettore del Politecnico di Milano, tre rappresentanti dell’azionista francese, tra cui l’attuale presidente Nicolas Dufourcq, che è il ceo di Bpifrance, e tre consiglieri indipendenti di “mercato”. Ad aprile il Consiglio di Sorveglianza, che è composto da 9 membri (tre nominati dall’Italia, tre nominati dalla Francia e tre indipendenti), aveva espresso «rinnovato supporto» a Chery e al management e fiducia nella loro capacità di eseguire la trasformazione «in tempi difficili per l’industria dei semiconduttori».
I numeri
Intanto il gruppo ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto in calo del 32,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma migliore rispetto alle previsioni degli analisti e rispetto ai tre mesi precedenti, quando il gruppo dei semiconduttori aveva chiuso in perdita. In discesa, ma sopra le attese, anche i ricavi. Questi ultimi «sono stati leggermente al di sopra del punto intermedio delle nostre previsioni sulle attività, con ricavi più elevati per Personal Electronics, mentre i risultati di Automotive e Industrial hanno rispettato le previsioni e quelli di Cecp (Communication Equipment and Computer Peripherals) sono stati sostanzialmente in linea con le attese», ha detto l’amministratore delegato Jean-Marc Chery.
Nel terzo trimestre il gruppo dei semiconduttori ha riportato un utile netto di 237 milioni di dollari, 0,26 dollari per azione, contro l’utile per 351 milioni, 0,37 dollari per azione, dello stesso periodo del 2024 (perdita netta per 97 milioni nei tre mesi precedenti). I ricavi sono scesi del 2% anno su anno (+15,2% su base trimestrale) a 3,187 miliardi di dollari, contro i 3,17 miliardi stimati dalla società come valore intermedio a fine secondo trimestre. Il consensus degli analisti era per un utile di 191 milioni, con ricavi per 3,174 miliardi. Nel trimestre il margine lordo si è attestato al 33,2%, contro il 37,8% dello stesso periodo 2024 e il 33,5% del secondo trimestre. Per il terzo trimestre il gruppo attendeva un dato «intorno al 33,5%», mentre il consensus degli analisti era per il 33,6%.
Fonte: Il Sole 24 Ore