«Sul gas russo la Ue deve prendere decisioni drastiche»

«Sul gas russo la Ue deve prendere decisioni drastiche»

L’Unione europea deve accelerare il passo, cessare del tutto gli acquisti di gas e petrolio russo e iniziare a usare gli asset russi congelati per sostenere lo sforzo bellico dell’Ucraina: questa la convinzione di Tom Keatinge, fondatore e direttore del Centre for Finance and Security di Rusi. Il Royal United Services Institute, fondato nel 1831, è il più antico think tank britannico in materia di difesa e sicurezza.

«La Russia continua a finanziare la guerra in Ucraina con i proventi delle vendite a Paesi Ue, e questa è una macchia sulla reputazione della Ue – afferma -. Nessuno può pensare che sia giusto, e il presidente Usa Trump ha ragione a denunciare la cosa senza mezzi termini e forzare la Ue a prendere decisioni più drastiche che finora ha evitato. Anni di sanzioni progressive non hanno portato risultati, bisogna cambiare marcia».

La Ue dovrebbe usare il manuale utilizzato dagli Stati Uniti in Iran, che prevede pressioni intense sugli alleati per cessare gli acquisti di energia dalla Russia e aiuti pratici per individuare fornitori alternativi, mentre il denaro destinato a Mosca andrebbe messo in un conto vincolato per evitare che sia utilizzato per fini impropri, come l’acquisto di armi per aggredire l’Ucraina.

Anche sul fronte degli asset russi congelati i passi fatti nei giorni scorsi al vertice informale di Copenaghen non sono sufficienti, secondo Keatinge. I Ventisette hanno dato un sostegno di massima alla proposta della Commissione Ue di usare gli asset russi congelati, ma con molta cautela.

Fonte: Il Sole 24 Ore