Sulle due ruote nello scenario lunare di Lanzarote

Sulle due ruote nello scenario lunare di Lanzarote

Un artista contro i grattacieli

Nel 2024 quindici milioni di visitatori hanno scelto le Canarie per le proprie vacanze. L’impatto in termini di sviluppo urbanistico, di consumo del suolo, dell’acqua e delle altre risorse naturali è stato fortissimo. Nel corso di appena mezzo secolo il paesaggio è radicalmente cambiato. A Lanzarote, per fortuna, molto meno che nelle altre isole dell’arcipelago. O per meglio dire: non tanto per fortuna, quanto piuttosto per l’intervento di César Manrique, un architetto, pittore, scultore, nativo dell’isola, ecologista e antesignano dello sviluppo sostenibile, che dagli anni Settanta si è battuto per scongiurare il peggio e impedire che le coste di Lanzarote si riempissero di grattacieli sul mare, come invece è avvenuto a Tenerife e a Gran Canaria.

La popolazione e i politici locali gli hanno dato retta. In tutta Lanzarote c’è un unico (per altro piccolo) grattacielo. È ad Arrecife, il capoluogo dell’isola, e ospita un albergo a cinque stelle. Gli altri pueblos hanno scelto uno sviluppo diverso con edifici bassi di uno o due piani, tutti costruiti a partire dagli anni Settanta e tutti con la stessa tecnica: cemento armato per la struttura, blocchetti di cemento per i muri e una mano di intonaco bianco per la facciata.

Se, quindi, i centri abitati sono di scarsissimo interesse, senza storia e pressoché indistinguibili l’uno dall’altro, fuori dai paesi la natura continua a dare il meglio di sé. Lanzarote attrae per la forza drammatica dei suoi paesaggi: per i vulcani e i campi di lava; per l’oceano, per l’aria, per la luce, i colori e per il vento, che qui supera facilmente i 100 chilometri all’ora. Il viaggio merita. Per giunta, acquistando i biglietti per tempo, i voli costano davvero poco.

La svolta “verde” e la scommessa (vinta) sul ciclismo

Da una quindicina d’anni l’amministrazione locale ha cercato, con successo, di imprimere una svolta “verde” alla valorizzazione turistica, puntando sugli sport e in particolare sul ciclismo. È nata così la Via Insular Ciclista de Lanzarote. È un percorso misto di circa 180 chilometri in massima parte su strade asfaltate condivise con i veicoli a motore e in parte su piste ciclabili.

L’investimento in infrastrutture dedicate al cicloturismo è stato, quindi, modesto. E ciò nonostante l’isola richiama ciclisti da tutta Europa, per lo più dal Nord dell’Europa, che qui trovano un magnifico parco giochi dove, grazie al clima mite, è possibile pedalare (prevalentemente su asfalto e con bici da corsa) anche in pieno inverno.

Fonte: Il Sole 24 Ore