Sulle querele temerarie la mossa del Governo, ma è subito polemica
Sulle querele temerarie arriva la mossa del Governo. Ma è subito polemica. Con un emendamento alla legge di delegazione europea presentato in commissione Affari europei della Camera, l’Esecutivo ha definito il perimetro della delega per il recepimento della direttiva UE 2024/1069 sulla protezione delle persone attive nella partecipazione pubblica (ed è evidentemente il caso dei giornalisti) da domande manifestamente infondate o procedimenti giudiziari abusivi. Delega nello stesso tempo troppo vaga e, dove più precisa, inaccettabile, contestano le opposizioni.
Il testo dell’emendamento, tre commi in tutto, non individua nel dettaglio i principi cui il futuro intervento di adeguamento dovrà attenersi, ma, nell’unico punto precisato, fa riferimento alla necessità di «definire l’ambito delle questioni con implicazioni transfrontaliere». In sostanza, accusano le opposizioni (concordi il Pd Piero De Luca e il 5 Stelle Federico Cafiero De Raho) l’intervento da una parte è troppo impreciso, traducendosi nella proverbiale “delega in bianco”, dall’altro circoscrive le eventuali misure di protezione dalle querele evidentemente intimidatorie ai soli casi che presentino elementi di internazionalità, lasciando del tutto irrisolto il problema di misure più incisive e strutturali.
Fonte: Il Sole 24 Ore