
Svimez: torna il gap di crescita con l’Ue, nel 2024 Sud +1%, Centro-Nord +0,6%
Per l’Italia torna il gap di crescita rispetto all’Eurozona. Nel 2024 il Pil è cresciuto dello 0,7%, in linea con il dato del 2023, ma al di sotto della media dell’Ue (+1%) per la prima volta dal 2021. Questa dinamica si colloca in un contesto di crescita disomogenea tra principali economie europee. I dati emergono dalle analisi Svimez sul Pil delle regioni italiane nel 2024 presentati oggi.
Il Sud cresce più del Nord: come nel biennio precedente, il Pil delle regioni meridionali è aumentato più del Centro-Nord,+1% contro lo 0,6%. La crescita è stata più sostenuta nelle regioni centrali (+1,2%), meno nel Nord-Ovest (+0,9%); per il Nord-Est si stima una stagnazione (-0,2%). Rispetto al 2023, il divario di crescita a favore del Sud si è ridotto: da un punto percentuale a soli 0,4. Il Pil è cresciuto dell’8,6% tra il 2022-2024 al Sud contro il 5,6% del Centro-Nord, con uno scarto cumulato di tre punti percentuali.
La migliore performance di crescita del Sud è determinata dallo stimolo maggiore offerto dalle costruzioni (+3% contro +0,6% del Centro-Nord). Superiore al dato del Centro-Nord la dinamica dei servizi (+0,7% contro +0,5%). Nella media d’area, il comparto industriale meridionale presenta una sostanziale tenuta (+0,1%), a fronte di una leggera contrazione nel resto del Paese (-0,2%). L’agricoltura cresce solo dello 0,5% al Sud rispetto al +2,9% del Centro-Nord. La crescita è stata sostenuta dalla spinta propulsiva degli investimenti in opere pubbliche, trainati dal Pnrr e da una migliorata capacità realizzativa: secondo Svimez il Pnrr ha offerto un contributo alla crescita di 0,6 punti percentuali nel Mezzogiorno e 0,4 punti nel Centro-Nord. Si conferma l’ampia differenziazione interna alle diverse ripartizioni territoriali: spiccano le performance di Sicilia (+1,5%) e Campania (+1,3%), seguono Basilicata (+0,8%), Sardegna (+0,8%) e Abruzzo (+1%), Puglia (+0,6%); in cao Molise (-0,9%) e Calabria (-0,2%); il Lazio risulta prima regione per crescita (+1,8%); al Nord-Ovest, Piemonte +1,5%, Lombardia +0,9%, mentre Liguria (-0,5%) e Valle d’Aosta (-0,1%) registrano il segno meno; flessione anche per Veneto (-0,4%) ed Emilia-Romagna (-0,2%). Nel 2024, gli investimenti pubblici hanno raggiunto circa 45 miliardi: poco meno della metà delle risorse è stata mobilitata dalle amministrazioni comunali (21,7 miliardi); gli investimenti pubblici sono cresciuti di circa 6 miliardi rispetto al 2023 (+3 miliardi per i Comuni).
Fonte: Il Sole 24 Ore