Tabacchi, così il bilancio Ue riscrive (e aumenta) le imposte

Tabacchi, così il bilancio Ue riscrive (e aumenta) le imposte

Le accise sui tabacchi sono destinate a un restyling, con possibili rincari, nel contesto del nuovo bilancio europeo. La Commissione Ue, nel quadro del pacchetto per le risorse proprie del prossimo bilancio, ha inserito la «Tobacco excise duty own resource» (Tedor) come nuovo contributo fisso unionale. È un prelievo aggiuntivo pari al 15% del gettito derivante dalle accise minime armonizzate nazionali e dedicato a compensare in parte il rimborso del Next Generation Eu, evitando di gravare ulteriormente sui contributi nazionali basati sul Pil. L’obiettivo è rafforzare le risorse comuni per rispondere a crisi sanitarie ed economiche con un meccanismo trasparente e uniforme, al contempo riducendo le differenze tra i sistemi fiscali degli Stati membri.

I contributi basati sul Gni (Gross national income, o Reddito nazionale lordo) sono oggi la principale risorsa propria dell’Unione europea e coprono oltre il 70% delle entrate totali. Ogni anno la Commissione Ue calcola il fabbisogno residuo del bilancio – una volta dedotti dazi doganali, risorse Iva e altri proventi propri – e stanzia un “tasso” uniforme da applicare al Gni di ciascuno Stato membro. Nel settennato 2021-27 il tetto è fissato al 1,40% dello Gni complessivo dell’Ue, con un’aliquota effettiva media intorno allo 0,67 per cento. Il Tedor punta a diversificare le entrate Ue, riducendo gradualmente la dipendenza dai contributi Gni.

Nuovi livelli di prelievo

La proposta della Commissione Ue stabilisce nuovi livelli minimi obbligatori per le accise interne sul tabacco: 215 euro ogni mille sigarette, 215 euro per chilogrammo di tabacco da arrotolare, 143 euro ogni mille sigari o sigarilli, 108 euro per mille unità di dispositivi a tabacco riscaldato e 0,12-0,36 euro per millilitro di liquido per sigarette elettroniche (a seconda del contenuto di nicotina).

Con il Tedor, dal 1° gennaio 2028 e con un periodo transitorio di quattro anni, gli Stati avranno modo di adeguare le proprie normative. Secondo le prime stime della Commissione – confrontando i nuovi livelli con quelli attuali – l’aumento delle accise potrebbe tradursi in una crescita del 139% per le sigarette tradizionali, del 258% per il tabacco da rollare e di oltre il 1.090% per i sigari. In tutto l’Ue prevede di incassare circa 11,2 miliardi all’anno grazie al Tedor, mentre le nuove aliquote minime armonizzate porteranno altri 15 miliardi ai singoli Stati.

Fonte: Il Sole 24 Ore