Tajani: la situazione a Gaza è sempre più inaccettabile, pronti a valutare proposte Ue di sanzioni a Israele

Tajani: la situazione a Gaza è sempre più inaccettabile, pronti a valutare proposte Ue di sanzioni a Israele

Quello che succede a Gaza «continua a rappresentare una ferita aperta per tutta la comunità internazionale. Voglio essere chiaro: quello che accade nella Striscia è sempre più inaccettabile». Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani nell’informativa al Senato. «Lo abbiamo ribadito in tutte le sedi e lo voglio ribadire anche qui in quest’Aula: siamo fermamente contrari – ha affermato – al piano israeliano di occupazione della città di Gaza e a ogni ipotesi di trasferimento forzato dei palestinesi dalla Striscia»

Tajani: pronti a valutare proposte Ue di sanzioni a Israele

«Siamo anche pronti a valutare, non appena verranno presentate in Consiglio, le ulteriori nuove proposte di sanzioni preannunciate dalla Presidente della Commissione Europea von der Leyen nel discorso di ieri a Strasburgo» ha aggiunto Tajani ricordando che «alla riunione dei ministri degli Esteri Ue a Copenaghen della scorsa settimana, con la Germania abbiamo proposto di infliggere nuove severe sanzioni ai coloni violenti. Siamo disponibili a inasprire le misure restrittive contro chi assalta i villaggi palestinesi, arrivando a colpire le comunità cristiane»

«Legittime critiche a Israele non alimentino antisemitismo»

«Le legittime critiche nei confronti» delle azioni di Israele «non devono mai alimentare un nuovo antisemitismo in Italia e in Europa come quello che portò alla Shoah» ha chiarito però il ministro degli Esteri

«Quanto accaduto a Doha non sia pretesto per far saltare il banco»

«Occorre resistere alla tentazione di forzare una conclusione della crisi con atti unilaterali dagli effetti imprevedibili; auspichiamo che quanto accaduto a Doha martedì non offra un pretesto a chi vuole far saltare il banco» ha poi ribadito Tajani nella sua informativa al Senato parlando del raid israeliano a Doha nel Qatar contro la leadership di Hamas

«Inutile riconoscere la Palestina senza condizioni»

Il ministro ha infine scandito che il governo «lavora concretamente, in maniera operativa» «senza sventolare bandiere di comodo, per la nascita di un vero Stato palestinese, creando in questo modo le premesse per la soluzione a due Stati». Ma ha puntualizzato che «riconoscere uno Stato senza prima creare le condizioni per la sua nascita non produrrebbe alcun effetto, se non quello di allontanare la pace». E ha concluso: «Voglio ribadire qui con forza che l’Italia è a favore della nascita di uno Stato che permetta al popolo di Palestina di realizzare il proprio sogno: vivere in sicurezza a casa propria»

Fonte: Il Sole 24 Ore