
Tempi, incoerenze, terapie: così la stretta sulla droga rischia l’incostituzionalità
Ragioni terapeutiche
Il Gip di Siena mette in luce un particolare aspetto medico-legale: la novella incide anche in casi in cui si assume la sostanza per ragioni terapeutiche, già noti e approfonditi in passato. In Italia la prescrizione di medicinali avviene in differenti contesti, ospedalieri-extra ospedalieri. Di frequente, i pazienti si sottopongono a polifarmacoterapia. Sia il medico specialista sia quello di medicina generale prescrivono, ad esempio, benzodiazepine per il trattamento di molteplici condizioni cliniche.
Le benzodiazepine sono medicinali psicotropi (ampiamente prescritti e assunti dalla popolazione generale) i cui effetti possono determinare compromissione alla guida e che sono potenzialmente indagabili nel contesto della circolazione stradale. Inoltre, a fronte delle differenti condizioni cliniche per le quali le si prescrive, non si può identificare a priori una determinata categoria di pazienti e/o associazioni che li rappresentino.
Per valutare la portata del tema è utile evidenziare che dal rapporto OsMed (Aifa) del 2013 emerge che in Italia tra i farmaci di classe C i derivati benzodiazepinici (in particolare gli ansiolitici) hanno costituito la maggior spesa con 378,7 milioni di euro. Dati simili a distanza di 10 anni: il rapporto OsMed del 2023 dà conto che i derivati benzodiazepinici ad attività ansiolitica sono stati i farmaci a maggior spesa, pari a 387,5 milioni di euro. E vanno aggiunti i farmaci ipnotici non benzodiazepinici, “Z drugs”, con una spesa totale che supera i 530 milioni di euro.
In una pubblicazione apparsa nel 2016 sulla Rivista Società Italiana di Medicina Generale (R. Torta et al.) era indicato che il 5% della popolazione generale italiana (circa 3 milioni di persone) faceva uso cronico di benzodiazepine (tra gli adulti 1 su 10; nella popolazione anziana 1 persona su 4).
Ci si trova quindi di fronte a un contesto di prescrizione/utilizzo di medicinali che interessa un’ampia parte della popolazione e quindi di potenziali guidatori.
Fonte: Il Sole 24 Ore