Terna: il caldo record spinge i consumi elettrici a giugno

Terna: il caldo record spinge i consumi elettrici a giugno

Boom della produzione fotovoltaica nei primi sei mesi del 2025 che pareggia così l’apporto garantito dall’idrico: l’asticella, secondo i dati diffusi da Terna, ha registrato il record di oltre 22 terawattora, pari al 34,5% delle fonti rinnovabili che hanno coperto il 42% della richiesta di energia elettrica.

Le temperature in salita spingono i consumi

Quanto a quest’ultima, la domanda a giugno ha raggiunto i 27,6 miliardi di kilowattora, in crescita del 7,4% rispetto allo stesso mese del 2024. Le ragioni del balzo vanno ricercate nell’aumento delle temperature: l’eccezionale ondata di calore che ha investito l’Italia a giugno (oltre 2° C in più nel confronto con i livelli segnati lo scorso anno nel medesimo periodo, con punte fino a 4°C nell’ultima settimana del mese) hanno spinto gli utenti a un maggior ricorso a condizionatori e, più in generale, a strumenti di raffrescamento con il risultato di far salire il fabbisogno di energia elettrica. Quest’ultimo cresce man mano che sale la temperatura e tale correlazione sta aumentando: al di sopra dei 27 gradi, si registra infatti un incremento di oltre 2mila megawatt per ogni grado aggiuntivo. Se, invece, si depura il dato dall’effetto maxi caldo, a parità di giorni lavorativi, la variazione resta positiva ma più contenuta (+1%). Nel primo semestre dell’anno, poi, il dato della domanda di energia è stazionario (+0,3%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-0,3% il valore rettificato).

I consumi industriali

Passando ai consumi industriali, che il gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia fotografa atttraverso il cosiddetto indice Imcei, si osserva una flessione a giugno (-2,2%) per le imprese energivore, mentre risultano positivi i comparti degli alimentari, meccanica, mezzi di trasporto, ceramiche e vetrarie. In flessione, invece, metalli non ferrosi, chimica, cemento calce e gesso, siderurgia e cartaria. L’indice Imser – elaborato da Terna sulla base dei dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni distributori e presentato in differita di due mesi rispetto ai numeri dei consumi elettrici e industriali – ha fatto registrare ad aprile una decremento dell’1,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Solo alcuni comparti hanno registrato variazioni positive: si tratta di attività professionali, scientifiche e tecniche, nonché amministrazione pubblica e difesa.

La domanda elettrica

Tornando alla domanda elettrica, Terna rileva inoltre che a giugno è stata coperta per l’84,5% dalla produzione nazionale e per la restante quota dal saldo dell’energia scambiato con l’estero (4,3 TWh, il 44,5% in più rispetto a giugno 2024, mentre il dato risulta in flessione del 12,9% se si considerano i primi sei mesi dell’anno).

Fonte: Il Sole 24 Ore