Terra dei fuochi, sì del Senato al decreto: dal dipartimento Sud alla stretta sui rifiuti, le novità

Terra dei fuochi, sì del Senato al decreto: dal dipartimento Sud alla stretta sui rifiuti, le novità

Sanzioni per violazioni del codice dell’Ambiente nel trasporto di cose

Viene prevista una particolare disciplina sanzionatoria per l’impresa che, esercitando abusivamente l’attività di trasporto di cose per conto di terzi, commetta una violazione delle disposizioni del codice dell’ambiente. In particolare, l’impresa che esercita l’autotrasporto di cose per conto di terzi che, essendovi tenuta, non risulta iscritta all’Albo nazionale dei gestori ambientali e commette questo tipo di violazioni è soggetta, oltre alle sanzioni previste per la specifica violazione, alla sanzione accessoria della sospensione dall’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto di terzi, da quindici giorni a due mesi.

Abbandono di rifiuti

Viene modificato il Codice dell’ambiente, nelle fattispecie penali che sanzionano condotte di abbandono di rifiuti, attraverso la previsione di tre distinti reati: l’abbandono di rifiuti non pericolosi, di natura contravvenzionale, il delitto di abbandono di rifiuti non pericolosi in casi particolari e il delitto di abbandono di rifiuti pericolosi. In particolare, il provvedimento inasprisce il trattamento sanzionatorio applicabile alle ipotesi di abbandono di rifiuti non pericolosi, con la previsione di un’ammenda da 1.500 a 18.000 euro (in luogo della precedente compresa tra 1.000 e 10.000 euro); dall’altro lato viene introdotta una nuova disposizione che riguarda le ipotesi in cui l’abbandono o il deposito dei rifiuti vengano effettuati mediante l’utilizzo di veicoli a motore. Ove ricorra questa circostanza, al conducente del veicolo si applica la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da 4 a 6 mesi. Viene inoltre prevista una fattispecie distinta, soggettivamente qualificata, in quanto riferita esclusivamente ai titolari di imprese e responsabili di enti, che abbandonano o depositano in modo incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee. Questa fattispecie contravvenzionale è punita con una sanzione più grave, consistente nell’arresto da 6 mesi a 2 anni o con l’ammenda da 3.000 a 27.000 euro.

Salvo che il fatto costituisca reato, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 1.000 euro a 3.000 euro chiunque, in violazione delle disposizioni locali sul conferimento dei rifiuti, abbandona o deposita rifiuti urbani accanto ai contenitori per la raccolta presenti lungo le strade. Se la violazione è commessa facendo uso di veicoli a motore, si applica, altresì, la sanzione amministrativa accessoria del fermo del veicolo per un mese.

Gestione non autorizzata di rifiuti

Il provvedimento introduce una serie di modifiche al Codice dell’ambiente, al fine di qualificare come delitti gli illeciti contravvenzionali di gestione non autorizzata di rifiuti e di realizzazione e gestione di una discarica abusiva già previsti. A seguito delle modifiche introdotte nel corso dell’esame in sede referente, la condotta base di gestione non autorizzata di rifiuti rimane punita a titolo di contravvenzione con l’arresto da tre mesi a un anno e con l’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro, mentre qualora l’abbandono riguardi rifiuti pericolosi, la condotta viene qualificata dalla disposizione in commento come delitto cui si applica la reclusione da 1 a 5 anni. Un trattamento sanzionatorio più grave (reclusione da 1 anno a 5 anni) è inoltre previsto quando: dal fatto deriva pericolo per la vita o l’incolumità delle persone, pericolo di compromissione o deterioramento (delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo), di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna; il fatto è commesso in siti contaminati o potenzialmente contaminati o comunque sulle strade di accesso ai questi siti e relative pertinenze. Infine, un ulteriore aggravamento sanzionatorio, con la previsione della reclusione da 2 anni a 6 anni e 6 mesi, è prescritto per le ipotesi in cui, oltre a ricorrere le condizioni appena descritte, la condotta abbia a oggetto rifiuti pericolosi. Nelle ipotesi in cui le descritte condotte di gestione non autorizzata di rifiuti siano commesse mediante l’utilizzo di veicoli a motore viene prescritta l’applicazione, al conducente del veicolo, della sospensione della patente di guida da 3 a 9 mesi.

Registri di carico e scarico e di formulari

Sono apportate modifiche in materia di violazioni nella tenuta dei registri di carico e scarico nelle operazioni concernenti la gestione dei rifiuti, nonché in materia di trasporto di rifiuti in violazione delle disposizioni concernenti il formulario di identificazione degli stessi e il certificato di analisi di rifiuti.

Fonte: Il Sole 24 Ore