Terzo settore, occupazione in crescita ma i redditi restano bassi

Terzo settore, occupazione in crescita ma i redditi restano bassi

Il Rapporto annuale Inps, presentato ieri, dedica ampio spazio all’analisi della platea degli operatori del Terzo settore, restituendo una fotografia aggiornata di un comparto in espansione sotto il profilo occupazionale ma che continua a presentare elementi strutturali di fragilità, specie sul versante contrattuale e retributivo.

Le cifre dell’occupazione

I dati raccolti dall’Istituto in collaborazione con la Fondazione Terzjus sono frutto di un’integrazione tra l’archivio Runts al 31 dicembre 2024 e quello Uniemens. L’analisi evidenzia come il numero complessivo dei lavoratori del Terzo settore (con almeno un contributo previdenziale versato nel corso dell’anno) sia salito a quota 890.388, in aumento del 3,6% rispetto al 2023 e del 6,5% rispetto al 2022.

A trainare questa crescita sono stati soprattutto i lavoratori dipendenti del settore privato non agricolo, che rappresentano da soli l’85% dell’incremento registrato nell’ultimo biennio.

Accanto alla dinamica quantitativa, il Rapporto offre alcuni elementi di valutazione sulla composizione qualitativa della forza lavoro impiegata in quest’ambito. La componente femminile continua a essere nettamente prevalente, con una quota che nel 2024 si attesta al 71,6% del totale. L’occupazione giovanile, invece, resta limitata: solo il 28,2% dei lavoratori ha meno di 34 anni, mentre la classe di età più rappresentata è quella compresa tra i 35 e i 54 anni, pari al 48,3% del campione totale.

Fonte: Il Sole 24 Ore