Tesla, consegne in rosso (-13,5%). Il nuovo calo annuale è più vicino
Meno 13,5%, leggermente peggio delle stime del mercato, che vedeva una forchetta tra -11 e -13% (con i più pessimisti a puntare su -20%). Tesla ha comunicato le consegne globali del secondo trimestre 2025. Il mercato era già pronto a digerire una nuova flessione. Che è arrivata. La casa di Elon Musk ha consegnato circa 384.122 veicoli tra aprile e giugno, con un ulteriore calo a doppia cifra rispetto allo stesso periodo del 2024, quando le consegne avevano si erano attestate a quota 444mila unità.
Il dato arriva dopo un primo trimestre deludente, con un -13% anno su anno. Gli analisti erano già orientati a ipotizzare un secondo calo consecutivo delle vendite sull’intero anno. Per il 2025, il consenso indica 1,65 milioni di veicoli consegnati, ben al di sotto degli 1,81 milioni del 2023 e degli 1,79 milioni del 2024.
Un segnale incoraggiante, in compenso, è arrivato proprio mercoledì 2 luglio dalla Cina. A giugno, le vendite dei modelli prodotti a Shanghai – Model 3 e Model Y – sono cresciute dello 0,8% su base annua, raggiungendo le 71.599 unità. È la prima crescita registrata in nove mesi. Rispetto a maggio, si registra anche un incremento del 16,1%, secondo i dati diffusi dalla China Passenger Car Association. Resta comunque un contesto altamente competitivo: BYD, il principale rivale cinese, ha venduto nello stesso mese 377.628 veicoli, in crescita dell’11% su base annua. La leadership di BYD, almeno nel mercato interno, resta assolutamente intatta.
In Europa segnali contraddittori
In Europa, dove Musk ha dichiarato di voler concentrare i suoi sforzi, la situazione è frammentata. Come è emerso dai dati arrivati alla vigilia, da una parte i numeri confermano le difficoltà del marchio californiano, dall’altra si notano anche alcune eccezioni interessanti. L’Italia si conferma il fanalino di coda, con un crollo delle immatricolazioni a giugno del 66% su base annua, fermandosi a 1.697 unità. Tesla è stata superata non solo da BYD (oltre 1.900 veicoli), ma anche da MG Motor (4.146 immatricolazioni) e da Omoda/Jaecoo (gruppo Chery), che è passata da 25 a 1.297 unità nello stesso mese. Il bilancio del primo semestre per Tesla nel nostro Paese è inequivocabile: -36,16% rispetto ai primi sei mesi del 2024.
Ma il rallentamento non riguarda solo l’Italia. In Svezia, le immatricolazioni sono scese del 64,4%, e in Danimarca il calo è stato del 61,6%, con il solo Model Y in flessione del 31% rispetto all’anno precedente. Eppure, non mancano segnali opposti. In Spagna, Tesla ha immatricolato 2.632 veicoli a giugno, un balzo del 60,7%, recuperando parte del terreno perso nei mesi precedenti. Ancora più marcato il rimbalzo in Norvegia, dove le consegne sono aumentate del 54% su base annua, trainate dalla forte domanda per la nuova versione del Model Y, che ha superato le 5.000 unità.
Fonte: Il Sole 24 Ore