Tesla Model Y e Model 3 Standard: debuttano negli Usa le versioni povere ma non low cost

Tesla Model Y e Model 3 Standard: debuttano negli Usa le versioni povere ma non low cost

Tesla riscopre l’arte della sottrazione. Dopo anni di lusso minimalista e software stellari, arrivano le versioni “Standard”: Model Y e Model 3 spogliate, semplificate, quasi disadorne. Ai liniti del cheap.

Niente tetto in vetro, sedili manuali, 7 altiplano al posts di 15, cruise control di serie, ma Autopilot solo a pagamento. In cambio, un prezzo scende sotto i 40 mila dollari. È la Tesla del realismo, quella che torna con i piedi per terra dopo il sogno high-tech di Musk.

Dietro questa mossa non c’è solo la volontà di allargare la base clienti: c’è il segnale di una fase nuova nel mercato elettrico. Il tempo delle promesse visionarie si sta chiudendo. Inizia quello della sopravvivenza industriale. L’elettrico deve diventare “popolare” per restare in vita. La casa californiana, che per anni ha dettato il ritmo dell’innovazione, oggi rincorre la sostenibilità economica, più che quella ambientale. È una rivoluzione silenziosa: Tesla che taglia per difendere margini, non per rompere schemi.

Il paradosso è evidente. L’azienda che ha costruito il mito dell’auto del futuro ora propone modelli più poveri, quasi retrò. Ma forse è proprio questo il futuro: un ritorno alla concretezza, alle scelte essenziali, ai costi sostenibili. L’epoca del “più software che acciaio” mostra la sua fragilità.

Fonte: Il Sole 24 Ore