Tesla, Roadster più lontana e flop Cybertruck. Cosa sta facendo e dove sta andando l’azienda che pagherà 1.000 miliardi a Elon Musk
Annunci wow, presentazioni da prima pagina e fan in delirio. Modus operandi di Elon Musk per tutti i lanci di Tesla, capace di avvicinarsi al concetto di “rivoluzione copernicana” ad ogni presentazione. Hype all’altezza dei primi iPhone di Apple, quando più che un telefono sembrava che a Cupertino avessero messo in produzione il Tricorder di Star Trek.
Qualche esempio? La seconda generazione di Tesla Roadster; presentata nel 2017 come l’auto più veloce al mondo, attesa sul mercato nel 2020, articoli che facevano paragoni con Ferrari e Lamborghini ma ad oggi rimasta un progetto (raccontato molto bene) sulla carta e posticipata ad aprile 2026. Situazione leggermente diversa per il pick-up Cybertruck, arrivato realmente sul mercato ma con numeri esponenzialmente diversi dall’interesse generato al lancio. Perché nonostante i quasi 2 milioni di ordini raggiunti a luglio 2023, a fronte di un acconto di 100 dollari, nel 2024 le consegne non hanno raggiunto i 40.000 mezzi e nel primo trimestre del 2025, secondo i dati di S&P Global Mobility, si è arrivati a circa 7.100 pick-up. Numeri molti distanti dai 250.000 mezzi all’anno annunciati da Musk, con una produzione capace di arrivare a 500.000 veicoli. Flop in controtendenza con i risultati di Model Y, che se da una parte segna flessioni importanti rispetto al passato, dall’altra continua ad essere nella parte alta dei modelli più venduti.
Gli obiettivi da raggiungere per lo stipendio da 1.000 miliardi
Come farà Elon Musk a conquistare il pacchetto da 1.000 miliardi di dollari recentemente approvato dagli azionisti? Raggiungendo obiettivi dalla complessità simile a portare l’uomo su Marte. Mettendo per un attimo da parte gli aspetti finanziari, con una capitalizzazione che dovrà raggiungere 8.500 miliardi entro il 2035, più di otto volte rispetto al valore attuale, le aspettative industriali sono state definite dalla stessa Tesla “straordinariamente difficili da raggiungere”. La prima sfida sarà arrivare a 20 milioni di veicoli prodotti, avere 1 milione di Cybercab robotaxi in servizio, vendere un milione di robot Optimus e avere 10 milioni di abbonamenti attivi al Full Self Driving.
Chip e Intelligenza artificiale
Fonte: Il Sole 24 Ore