TheFork diventa anche social network e introduce l’Ai con l’assistente vocale

TheFork diventa anche social network e introduce l’Ai con l’assistente vocale

«Inoltre, nei futuri aggiornamenti per creator, aziende e editori – dicono gli sviluppatori – sarà possibile configurare un profilo pubblico per condividere le proprie liste di ristoranti preferiti, diventando una fonte di ispirazione per i foodies. Una funzionalità aggiuntiva che in Italia sarà testata con la collaborazione dei creator Marco Meschini, Antonio La Cava, Francesco Zini, Francesca Noè, Marina Di Guardo».

Chiedi all’Ai di TheFork

Per interagire con il nuovo «assistente vocale intelligente» – assicurano dalla piattaforma controllata da Tripadvisor – basterà parlare o scrivere come si farebbe con un amico, usando richieste in linguaggio naturale (da “un tavolo romantico per due domani sera a Milano” a “un posto veg-friendly vicino alla stazione”) per ottenere risultati immediati e rilevanti, senza filtri né moduli da compilare.

«L’innovazione sta nella capacità dell’intelligenza artificiale di analizzare e combinare recensioni, menù, foto e preferenze della rete o di creator autorevoli per fornire suggerimenti su misura. Ad esempio – spiegano da TheFork – se stai cercando un certo tipo di piatto, l’assistente potrà mostrarti in evidenza le immagini corrispondenti, rendendo la ricerca ancora più intuitiva, visiva e ispirata».

Per chi vorrà, comunque, sarà possibile scegliere la visualizzazione classica di TheFork. Ma nelle intenzioni della piattaforma non si vuole infatti “snaturare” il suo scopo originario, cioè la gestione delle prenotazioni, creando “confusione” tra il nuovo feed le altre funzioni della app.
«Il feed social è un arricchimento, non un’imposizione. L’esperienza base di TheFork, cercare, scegliere e prenotare, resta pienamente accessibile anche a chi non attiva la funzione social – puntualizza Ambeskovic a Food24 – Chi non connette i propri contatti continuerà a vedere recensioni e contenuti in modo classico. Vogliamo offrire più valore, non più complessità. Il feed social rafforza il ruolo delle recensioni, perché le inserisce in un contesto di fiducia. Non cambia la logica di fondo: tutte le recensioni sono scritte da chi ha effettivamente prenotato e mangiato. Ma ora, quelle scritte da persone della tua rete vengono evidenziate per prime. È un modo per rendere la scoperta più personale, senza cambiare la missione della piattaforma. Anzi, la rafforziamo: aiutare le persone a scegliere in modo più consapevole»

Il feed social non influirà comunque sui meccanismi di premi/sconti applicati dalla piattaforma. «È una funzionalità pensata per migliorare l’esperienza di scoperta e ispirazione, non per promuovere offerte commerciali. In futuro potremmo valutare modi per valorizzare utenti attivi o molto seguiti – spiega il ceo – ma sempre con logiche qualitative e community-driven, non promozionali.

Fonte: Il Sole 24 Ore