Tlc, ricavi globali in crescita ma l’Europa resta al palo e frena sugli investimenti
La ricognizione dell’Area studi Mediobanca sui grandi gruppi di tlc – 34 realtà a livello globale con fatturato superiore ai 9 miliardi di euro – evidenzia ancora le problematiche che appesantiscono il settore, in particolare nel Vecchio continente, dove i ricavi sono più stagnanti e l’arena competitiva sovraffollata. In Europa, con 593 milioni di abitanti, ci sono 34 operatori infrastrutturati e più di 350 operatori virtuali; negli Usa, con 340 milioni di abitanti, gli operatori sono solo tre e una settantina i virtuali; in Cina, con una popolazione di 1,4 miliardi, gli operatori sono quattro e gli operatori virtuali una quindicina.
Le ultime tendenze
Il primo semestre di quest’anno registra un incremento del giro d’affari a livello globale del 2,9%, mentre in Europa la crescita si ferma all’1,1%. Gli operatori cinesi hanno rallentato il passo sul fronte dei ricavi (+0,4%), ma hanno migliorato la redditività operativa del 5,6%. Il margine operativo netto dell’aggregato è salito del 5,3%, ma con forti differenze: +10,3% nell’area Asia-Pacifico, +4% nelle Americhe, -3% in Europa, dove però il dato è influenzato dall’accordo di Orange per gestione degli impieghi e dei percorsi professionali volto a sostenere l’evoluzione dei ruoli e delle competenze e a accompagnare i dipendenti in ruoli in declino verso nuove opportunità. Escludendo Orange il Mon delle telco europee risulterebbe in rialzo del 4,2%.
Nel semestre gli investimenti sono aumentati dell’1,8% con punte del 12,3% in Giappone e del 6,6% negli Usa, mentre si sono contratti dello 0,4% in Europa, nonostante la copertura del 5G sia ancora indietro: appena il 2% della popolazione, infatti, è nelle condizioni di poter utilizzare esclusivamente il 5G.
Lo scorso anno il settore europeo delle telco aveva già mostratato segnali di leggero miglioramento. Nel 2024 la Germania si conferma il primo mercato per ricavi con 61,1 miliardi (+2,2% sul 2023). L’Italia si colloca in quinta posizione con 28 miliardi di ricavi, in progresso del 3,4% sul 2023, ma in calo del 2,2% rispetto al 2020. Il margine Ebit (16,3% la media dell’aggregato) si è rivelato più elevato per Deutsche Telekom, che è al 21,2% su ricavi per 115,8 miliardi. La compagnia tedesca, che origina i due terzi del fatturato negli Usa, è l’unica telco europea nella top 10. Inarrivabili però i margini dell’indiana Bharti (32,2%), che domina la classifica della redditività.
Il semestre in Italia
Nel primo semestre la crescita dei ricavi domestici dei principali operatori italiani è stata dell’1,6%. Forte la performance di Iliad Italia (+9,2%). La domestic unit di Tim segna un aumento dell’1,6% rispetto al 2,7% del gruppo, con Brasile e Tim enterprise rispettivamente a +4,8% e +4,7%. Le attività italiane di Tim lo scorso anno hanno prodotto 10,1 miliardi di ricavi (+1,5% sul 2023), davanti a Vodafone (4,9 miliardi), Wind Tre (4 miliardi), Fastweb (2,8 miliardi). Iliad era sesta con 1,2 miliardi preceduta da FiberCop, la società della rete ex Telecom con 2,6 miliardi.
Fonte: Il Sole 24 Ore