Tonfo Dr. Martens a Londra con vendite semestrali in calo, dazi Usa pesano su outlook

Tonfo Dr. Martens a Londra con vendite semestrali in calo, dazi Usa pesano su outlook

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Dr. Martens cade sui conti semestrali e sull’incertezza delle prospettive a causa dei dazi americani. Il titolo del produttore degli iconici stivaletti è arrivato a cedere oltre undici punti, dopo un brusco dietrofront rispetto ai guadagni segnati in apertura. In effetti Dr. Martens ha annunciato una riduzione della perdita semestrale, trainata da minori spese di vendita e amministrative, con un fatturato in leggero calo nell’insieme, ma in crescita sul mercato statunitense. Secondo gli operatori il mercato ha reagito negativamente agli annunci perché manca una vera ripresa dell’attività e per l’incertezza sull’impatto dei dazi statunitensi, nonostante l’azienda abbia confermato le sue previsioni per l’anno fiscale 2026 e l’acconto sul dividendo.

Nei primi sei mesi (al 28 settembre) dell’esercizio 2026, Dr Martens ha registrato una perdita ante imposte di 11 milioni di sterline rispetto al rosso di 28,7 milioni dell’anno precedente. Il miglioramento è legato a una diminuzione del 6,3% delle spese di vendita e amministrative, scese da 222,8 milioni a 208,8 milioni. Dr. Martens ha sottolineato di aver “continuato a integrare una cultura di rigoroso controllo dei costi” nella prima metà dell’anno per migliorare la propria redditività. Il fatturato è stato pari a 322 milioni di sterline dai 324,6 milioni. La performance migliore è venuta dalla regione Americhe con un aumento del 6% a valute costanti. In crescita anche l’Apac (+2%), mentre l’area Emea ha registrato un calo del 3%. Il consiglio di amministrazione ha approvato il mantenimento dell’acconto di dividendo di 0,0085 sterline per azione.

“Sebbene il mercato rimanga incerto e i consumatori restino cauti, con l’avvicinarsi delle settimane più importanti per le nostre vendite, siamo fiduciosi nei nostri piani per l’anno”, ha affermato il ceo Ije Nwokorie. L’azienda afferma che la sua attività sta procedendo in linea con le aspettative degli analisti che puntano a un utile ante imposte rettificato è compresa tra 53 e 60 milioni di sterline per l’esercizio 2026. “Queste cifre non includono l’impatto dei dazi doganali, ma rimaniamo fiduciosi nella nostra capacità di raggiungere questo intervallo”, precisa la società, aggiungendo che “l’impatto dei dazi doganali per l’anno fiscale 2026 rappresenterà un effetto negativo di milioni di sterline nella misura di una singola cifra alta. Considerata la tempistica delle nostre misure di mitigazione, riteniamo di poter compensare circa la metà di questo impatto”. Il gruppo punta a “mitigare completamente” l’impatto dei dazi dal 2027 in poi.

Fonte: Il Sole 24 Ore