Torna a crescere la pirateria, 116 attacchi nei primi nove mesi dell’anno
La situazione geopolitica mondiale sta favorendo un ritorno della pirateria. È quanto lasciano trasparire i dati dell’International maritime bureau (Imb), agenzia dell’International chamber of commerce: nei primi nove mesi del 2025 sono stati denunciati 116 incidenti, con il numero più alto registrato, dal 1991, nello Stretto di Singapore (73). Nel 2024, 116 è stato il totale degli attacchi durante l’intero anno e nei primi nove mesi il numero era a 79.
Il documento del Piracy reporting centre dell’Imb rivela che 102 imbarcazioni sono state abbordate, nove hanno subito tentativi di abbordaggio, quattro sono state dirottate e su una è stato fatto fuoco con armi. Nel 91% degli incidenti, i responsabili sono riusciti ad accedere all’imbarcazione e la maggior parte degli abbordaggi si è verificata di notte.
La maggiore preoccupazione è rappresentata dalle minaccia di violenza contro l’equipaggio visto che, nel 55% degli incidenti segnalati nei primi nove mesi del 2025, sono state individuate armi da fuoco e pistole erano visibilmente portate dai pirati nel 33% dei casi: la percentuale più alta dal 2017. Nel periodo preso in esame, 43 membri dell’equipaggio sono stati presi in ostaggio, 16 rapiti, sette minacciati, tre aggrediti e tre feriti.
Le zone geografiche più colpite
Per quanto riguarda le aree geografiche col più alto numero di incidenti, 15 sono stati segnalati nella regione del Golfo di Guinea, rispetto ai 12 dello stesso periodo del 2024. Di questi, 10 si sono verificati in acque territoriali. Quattordici membri dell’equipaggio sono stati rapiti in queste acque da gennaio a settembre 2025. E, nonostante l’assenza di rapimenti di membri dell’equipaggio nel terzo trimestre, i responsabili continuano a dimostrare la capacità di prendere di mira le navi in mare aperto.
Nello Stretto di Singapore, invece, come si è accennato, sono stati registrati 73 incidenti, il numero più alto registrato dal 1991. anche se si è registrata una netta riduzione degli attacchi dopo l’arresto di due bande criminali, nel luglio 2025, da parte della Indonesian marine police. Quanto alla Somalia e al Golfo di Aden (due luoghi storici della moderna pirateria), il report spiega che non sono stati segnalati incidenti nel terzo trimestre, «probabilmente a causa delle condizioni prevalenti del monsone di Sudovest«. L’Imb, però, consiglia alle imbarcazioni prudenza e «di continuare a rispettare le linee guida», perché, nei primi sei mesi del 2025, 26 membri d’equipaggio sono stati presi in ostaggio da due pescherecci e un dhow (imbarcazione a vela araba).
Fonte: Il Sole 24 Ore