
Torna la Banca delle Terre Agricole: in vendita oltre 14mila ettari ad under 41. Ecco cosa sapere
Semplificazioni burocratiche e pagamento rateale per incentivare l’adesione da parte dei giovani agricoltori. Parte con un pacchetto di semplificazioni e incentivi l’ottava edizione della Banca Nazionale delle Terre Agricole (BTA), lo strumento attraverso cui Ismea (l’istituto di servizi per il mercato vigilato dal Masaf) valorizza e rimette in circolo il proprio patrimonio fondiario, offrendo nuove opportunità di investimento nel settore agricolo a tutti gli interessati, con particolare attenzione alle nuove generazioni.
Oltre 14 mila ettari di terreni
Un provvedimento, questo, in linea con le direttive del governo Meloni e del ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, per avere sempre più terra a disposizione di chi la voglia coltivare, nonché una delle funzioni principali di Ismea. In questa edizione saranno messi a disposizione oltre 14mila ettari di terreni, corrispondenti a circa 571 potenziali aziende agricole, per un valore complessivo a base d’asta di oltre 180 milioni di euro.
Tempi celeri
Tra le principali novità di questa edizione si segnala la riduzione dei tempi di trasmissione delle manifestazioni di interesse, che passano da 90 a 30 giorni, e del periodo di presentazione delle offerte economiche, da 45 a 30 giorni, per rendere le procedure più snelle ed efficienti. Altro elemento innovativo riguarda i giovani agricoltori che beneficiano del pagamento rateale sul prezzo di vendita dei terreni della Banca delle Terre Agricole.
Semplificazioni mormative
Ma molto importanti sono le semplificazioni normative con in particolare l’eliminazione del requisito, per i giovani agricoltori che vogliano accedere all’agevolazione, dell’iscrizione al regime previdenziale agricolo in qualità di coltivatore diretto o Imprenditore agricolo a titolo principale (IAP). Un aspetto quest’ultimo che di fatto vincolava le domanda a chi imprenditore agricolo lo è già limitando l’accesso di nuovi protagonisti e quindi la nascita di aziende agricole ex novo.
Fonte: Il Sole 24 Ore