TotalEnergies condannata per greenwashing in Francia

TotalEnergies condannata per greenwashing in Francia

Nel 2021, Total ha cambiato nome in TotalEnergies, impegnandosi a ridurre gradualmente le proprie emissioni di gas serra e a investire nelle tecnologie eoliche, solari e delle batterie. Cosa che ha fatto, anche più dei suoi concorrenti, senza rinunciare a espandere l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas.

L’anno successivo, Greenpeace, Friends of the Earth e Notre Affaire A Tous hanno citato in giudizio il colosso e la sua pubblicità (sulla quale è in corso anche un’inchiesta penale).

I precedenti

Ad aprile, il Garante sulla pubblicità del Regno Unito ha vietato uno spot pubblicitario di TotalEnergies che metteva in risalto i suoi investimenti nelle energie rinnovabili, perché «fuorviante per omissione». In precedenza, ha vietato pubblicità di Shell, Repsol e Petronas, che ne sottolineavano l’impegno ambientale, senza menzionare la loro attività inquinante.

L’anno scorso, Shell ha vinto un ricorso in Olanda contro un’ordinanza storica che le imponeva di ridurre le emissioni clima-alteranti di una quantità precisa ed entro una scadenza stabilita (il 45% entro il 2030). Lo stesso verdetto ha però ribadito che, pur non potendo vincolare il gruppo a parametri specifici, resta l’obbligo generale di tagliare i gas serra.

Pronunce sono arrivate anche contro la compagnia aerea olandese KLM nel 2024 e contro la tedesca Lufthansa a marzo per aver ingannato i consumatori sui loro sforzi per ridurre l’impatto ambientale dei voli.

Fonte: Il Sole 24 Ore