
Toyota Land Cruiser: come va il fuoristrada Made in Japan
Da oltre 70 anni il Land Cruiser Toyota è uno dei riferimenti per chi vuole avventurarsi in fuoristrada e su terreni accidentati. Sono poche le vetture che possono vantare tanta storia: dal suo esordio nel 1951 (all’epoca si chiamava Jeep BJ1, il nome Land Cruiser è arrivato nel ‘54) ha saputo rinnovarsi e diversificarsi; nel 1967 con la versione station wagon (non disponibile in Europa) e nel 1985 con la light duty, pensata più per un utilizzo quotidiano, e dotata di un maggiore comfort di guida. Quest’anno la Casa giapponese ha scelto di rinnovarlo nel design e nei contenuti per renderlo più confortevole, sicuro e tecnologico pur mantenendo inalterato il proprio carattere da fuoristrada in grado di inerpicarsi su qualunque terreno.
Un design moderno
Il design del nuovo Land Cruiser è piuttosto squadrato, con misure importanti (4,9 metri di lunghezza, 2 m di larghezza e 1,9 m di altezza), un lungo cofano modellato per la massima visibilità, un parabrezza quasi verticale e i caratteristici passaruota trapezoidali. A questi elementi si aggiungono soluzioni interessanti come gli spoiler deformabili davanti alle ruote anteriori per incanalare il flusso d’aria verso i freni, un otturatore della griglia che si attiva alle alte velocità e uno spoiler posteriore alto che contribuisce a una migliore aerodinamica. I fari fendinebbia, incastonati nel paraurti per una maggiore protezione, e gli elementi più esposti come le protezioni agli angoli e nel sottoscocca sono statti progettati per essere sostituiti in maniera più semplice ed economica.
Tra le particolarità del design spiccano il cofano scolpito in maniera tale che le parti laterali, più alte, fungano da riferimento per determinare con precisione l’ingombro della vettura, mentre quella centrale è ribassata per una maggiore visibilità del terreno; il portellone posteriore, inoltre, è apribile anche esclusivamente nella parte superiore in vetro.
Gli interni del Land Cruiser
Lo spazio a disposizione è tanto, sia anteriormente, sia posteriormente, e spicca la presenta di tanti tasti fisici nella console centrale: oltre a quelli per il controllo della climatizzazione, troviamo infatti quelli per l’inserimenti delle ridotte, il bloccaggio dei differenziali e il disaccoppiamento della barra anti-rollio, oltre a una rotella multifunzione che consente di selezionare le diverse modalità di guida, su strada e in fuoristrada. Di serie per tutte le versioni i due ampi display da 12 pollici con il sistema multimediale Toyota Smart Connect+, il clima automatico bi-zona e la possibilità di riscaldare, raffreddare e regolare elettricamente i sedili. Due le versioni disponibili, Adventure e Lounge, quella più ricca, che oltre ad utilizzare sedili in pelle naturale (quelli dell’Adventure sono in pelle sintetica) mette opzionalmente a disposizione sette posti con una seconda fila di sedili che può essere abbattuta manualmente o tramite un comando elettrico.La capacità del bagagliaio varia dai 742 ai 1.292 litri per la versione con 5 posti, e da 130 a 1.053 litri per quella a sette posti: queste misure sono sotto il tendalino, da terra a cielo si raggiungono i 2.000 litri.
Il telaio e il motore
Il Toyota Land Cruiser ha un classico telaio a longaroni, la piattaforma utilizzata dalla Casa giapponese è la nuova GA-F, che fornisce il 30% in più di rigidità torsionale (50% in più solo del telaio) e consente di utilizzare una trasmissione integrale permanente con due differenziali (posteriore e centrale) bloccabili per l’utilizzo in off-road. Il motore scelto dalla Casa giapponese è un quattro cilindri in linea turbodiesel da 2,8 litri capace di generare 204 cavalli (151 kW) e 500 Nm di coppia, associato a un cambio automatico a otto rapporti. Questo rappresenta a mio avviso uno dei pochi punti deboli del nuovo progetto: pensato più per l’off-road che per la strada asfaltata, offre cambiate sì estremamente fluide ma ritarda un po’ troppo il passaggio alla marcia superiore con un fastidioso aumento di giri del motore. Entro la fine del 2025 arriverà anche la versione mild hybrid a 48 Volt.
Fonte: Il Sole 24 Ore