Trasporti facili per chi va in vacanza con cani o gatti

Trasporti facili per chi va in vacanza con cani o gatti

Lies, damned lies, and statistics è una frase che Mark Twain attribuì a Benjamin Disraeli e che in italiano potremmo tradurre con «bugie, menzogne e statistiche». Una frase che Winston Churchill citava spesso e che è diventata famosa per descrivere l’uso ingannevole o manipolativo delle statistiche per sostenere argomenti deboli o addirittura falsi. Non sappiamo che opinione abbia delle statistiche Amy Kazmin, corrispondente da Roma del Financial Times, che venerdì 14 agosto ha pubblicato un articolo richiamato in prima pagina dal quotidiano britannico e intitolato Falling birth rate inspire puppy love (Il calo delle nascite in Italia alla base del crescente amore degli italiani per i cuccioli). Un titolo “corretto”, nelle pagine interne, addirittura in How dogs replaced children in Italy (Come in Italia i cani hanno sostituito i bambini). Gli unici dati citati a supporto della sua tesi da Amy Kazmin sono, in primis, che in Italia il 40% delle famiglie possiede almeno un pet, contro il 60% e 66%, rispettivamente, di Regno Unito e Stati Uniti (ignota la fonte). Poi la giornalista di Financial Times scrive che «nel 2022 gli italiani hanno speso 6,8 miliardi in pet care (sic)», attribuendo la cifra a un’analisi Nomisma del 2022. Bizzarra scelta, visto che all’inizio dello scorso maggio sono stati pubblicati i dati aggiornati annualmente da Assalco-Zoomark, assai precisi e segmentati e che dipingono un quadro più esaustivo del mercato del pet food e pet care nel nostro Paese (si veda Il Sole 24 Ore del 6 maggio).

I pet nelle famiglie italiane

Lunga premessa per dire che la popolazione dei pet in Italia negli ultimi anni è certamente aumentata (65 milioni la stima per il 2025, stabile rispetto al 2024, a fronte di circa 59 milioni di persone) e che di pari passo è cresciuta la spesa per cibo e cure. Ancora più importante è però il cambiamento sociale e culturale, più sfaccettato di quanto emerga dall’articolo di Amy Kazmin e che indica – a parere di chi scrive – un’evoluzione positiva, non necessariamente legata al calo demografico. Calo che pure esiste e molto preoccupa, ma che ha cause ben più complesse dell’aumento dei pet e del maggior rispetto che mostriamo nei loro confronti. Visto il periodo, partiamo dai viaggi: primo, perché il 12 maggio l’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) ha introdotto nuove disposizioni per il trasporto in cabina di animali domestici, anche di taglia medio-grande, superando i precedenti limiti di peso. In altre parole, l’Italia è tra i primi Paesi al mondo a permettere, a determinate condizioni, a cani e gatti di viaggiare in cabina insieme ai compagni umani, purché alloggiati in trasportini omologati e adeguatamente assicurati. Seconda importante notazione: il 1° luglio è entrata in vigore una legge che introduce modifiche significative al codice penale e a quello di procedura penale, inasprendo le pene per chi commette atti di maltrattamento, abbandono, uccisione o altre forme di reato verso gli animali.

Il legislatore segue (a volte) la società

Come spesso accade, le leggi arrivano perché prendono atto di cambiamenti nella società: tornando a viaggi e vacanze, quello in corso riguarda il numero di persone che non solo hanno accolto un pet in casa, ma desiderano portarlo con sé quando si prendono una pausa. E l’industria del turismo si è mossa di conseguenza, offrendo, in Italia e all’estero, non solo sempre maggiori possibilità di trasporto (in treno o nave, oltre che in aereo), ma anche aumentando le strutture pet friendly, termine con il quale si indicano alberghi, residence, spiagge che offrono servizi a chi viaggia con uno (o più) pet. Che la vacanza sia breve o lunga, il desiderio di portare con sé i propri compagni di vita a quattro zampe è sempre più diffuso, in linea con l’idea che siano a tutti gli effetti membri della famiglia. Non sempre il desiderio è realizzabile: o perché la vacanza è breve (altro trend in crescita, come dimostrano i dati sull’estate 2025) o perché, viste le caratteristiche di alcuni pet, partire tutti insieme non è consigliabile o non è proprio possibile: si pensi a chi ha pesci o uccelli, che in Italia sono, rispettivamente, 28,1 milioni (per un totale di 14 milioni di acquari) e 12,7 milioni. Più semplice per chi ha gatti e soprattutto cani: i piccoli felini – con le dovute eccezioni – non amano cambiare le loro abitudini quotidiane “solo” per accompagnare i compagni umani. I cani invece, quasi sempre, aspirano a condividere più tempo possibile con i “capofamiglia”. A maggior ragione quando, messe da parte le esigenze lavorative, il tempo è di più e vissuto con maggior relax. Come dovrebbe sempre accadere in vacanza.

Gli appuntamenti del Sole 24 Ore

Si terrà il 16 settembre al Magna Pars di Milano il 2° Pet Summit a partire dalle 10 e sarà una giornata di incontri e approfondimenti con esperti. Organizzato da 24Ore Eventi in collaborazione con Purina e con il patrocinio di Assalco, il summit toccherà ogni aspetto della pet economy e dei rapporti tra pet e noi esseri umani. Arrivato alla quarta edizione, «Animale a chi?» è disponibile sul sito www.radio24.it e sulle principali piattaforme e ogni domenica del palinsesto estivo dell’emittente del Gruppo 24 Ore, dalle 12.30 alle 13, va in onda una selezione di puntate, che spaziano dalla pet therapy al mondo del volontariato.

Fonte: Il Sole 24 Ore