
Trasporto merci, primo semestre in rosso per il polo logistico Fs
Il contesto macroeconomico debole, caratterizzato da un’elevata incertezza, dovuta sia alla politica commerciale protezionistica dell’amministrazione statunitense, sia alle tensioni geopolitiche già esistenti in Medio Oriente, spiegano, secondo la relazione semestrale di Fs (Ferrovie dello Stato), il calo dei traffici merci riscontrati dal gruppo nel primi sei mesi del 2025. I volumi di traffico realizzati dalle compagnie cargo del gruppo Fs, nel gennaio-giugno 2025, in territorio nazionale ed estero, sono stati pari a circa 9,4 miliardi di tonnellate/km, in flessione del 3,7% rispetto al medesimo periodo del 2024, a fronte di un’analoga riduzione dell’offerta, espressa in treni/km, pari al 4,2%. Fs Logistix (ex Mercitalia Logistics) è capofila del polo, con la missione di garantire il presidio del settore in ambito nazionale e internazionale. A Fs Logistix fanno capo numerose società operative, tra cui Mercitalia Rail, la maggiore impresa ferroviaria merci in Italia, il gruppo Tx Logistik (presente in Germania, Austria, Svizzera e Danimarca), il gruppo Exploris (Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Belgio, Olanda, Austria, Svizzera) e Mercitalia Intermodal, il più grande operatore di trasporto combinato strada/rotaia in Italia e il terzo in Europa.
Sotto il profilo economico, le prestazioni del polo logistico di Fs restano negative, benché in miglioramento rispetto a quelle del 2024 (chiuso nell’insieme con una perdita di 124 milioni). Nel dettaglio, il traffico merci risulta aver generato ricavi operativi per 711 milioni di euro, ovvero il 6,9% in più (+46 milioni) rispetto alla prima metà dello scorso anno. I contributi positivi sono arrivati in particolare da Tx Logistik (+15 milioni), Mercitalia Shunting & Terminal (+15 milioni di euro), Terminali Italia (+12 milioni di euro), mentre l’apporto di Mercitalia Intermodal è stato di ulteriori 4 milioni di euro. Da rilevare il miglioramento dell’Ebitda (+110,5%), che risulta positivo per 61 milioni di euro. Ancora negativo invece, per 29 milioni, il risultato operativo, sebbene in miglioramento rispetto al rosso di 40 milioni del primo semestre 2024, così come il risultato netto (-55 milioni), anch’esso in progressione rispetto alla perdita di 62 milioni segnata nella prima metà del 2024.
Capitolo quote di mercato. A offrire una rappresentazione del market share di settore è Rfi nel suo ultimo piano commerciale, pubblicato nei giorni scorsi e relativo alla offerta di treni programmati e contrattualizzati per l’anno in corso sulla rete nazionale (quindi non ancora consuntivati). La prima posizione è occupata da Mercitalia Rail, con una quota del 38,8% (38% nel 2024). Seguono: Compagnia ferroviaria italiana (recentemente passata sotto il controllo della società sorella Fhp), con una quota 2025 pari al 10,7% dei treni, a fronte del 13% di treni prenotati durante lo scorso anno. Al terzo posto resiste ancora Captrain (gruppo Sncf), ma con una fetta minore, pari al 7,4% contro il 9% del 2024 e l’11% del 2023. Sale la compagnia privata Gts Rail (7,3%; era al 6% l’anno scorso).
Fonte: Il Sole 24 Ore