Trattato Ue-Cina in fase di stallo, Pechino “procederà al proprio ritmo”

Chiuso il deal post Brexit, l’attenzione mondiale si sposta sull’altro trattato in cantiere, quello Ue-Cina sugli investimenti reciproci, noto come BIT (Bilateral investment treaty), aperto ormai da sette anni per creare un unico interlocutore commerciale tra i Paesi Ue e la Cina. Il negoziato è entrato in una fase di stallo.

Il sorpasso cinese

“La Cina condurrà i colloqui sul patto di investimento della Ue “al proprio ritmo””. L’affermazione del ministro degli Esteri Wang Yi solleva dubbi sulla possibilità di concludere un accordo entro la fine dell’anno, come più volte auspicato dal presidente Xi Jinping. “Al fine di preservare i suoi interessi di sicurezza e sviluppo – ha detto testualmente -, la Cina condurrà i negoziati al proprio ritmo e si sforzerà di raggiungere un accordo di investimento globale, equilibrato e ambizioso con la Ue”.

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La frase del ministro Wang Yi trova un riscontro nell’astensione del ministero del Commercio cinese sul rispetto della scadenza di fine anno e che sembra preparato per un aggiornamento del negoziato. La Cina, che è candidata a sorpassare gli Usa entro il 2028, 5 anni prima del previsto, incassa di continuo indicatori positivi e ha già superato gli Usa come primo interlocutore economico della Ue.

L’accordo di investimento mira a creare parità di condizioni per le imprese europee in Cina che da tempo si lamentano delle condizioni preferenziali di cui godono le imprese nazionali. Il trattato rafforzerà anche la protezione della proprietà intellettuale per le aziende europee e vieterà il traffico tecnologico forzato.

La posizione della Camera europea

La scorsa settimana sembrava che un accordo fosse vicino grazie alla spinta della Germania, che ha la presidenza europea fino alla fine dell’anno ed è il più grande esportatore europeo in Cina. “Le imprese europee in Cina sperano in un accordo di investimento Ue-Cina entro la fine dell’anno – ha detto, ha detto Joerg Wuttke, presidente della Camera di commercio europea in Cina. – I prossimi giorni saranno interessanti. La mia sensazione è che ci sia una seria spinta per superare il traguardo. Non è un accordo perfetto, tutt’altro, ma è un grande passo avanti”.

Fonte: Il Sole 24 Ore