
Trump alla Knesset: «Vittoria Israele porti pace in Medio Oriente». E all’Iran: «Mano aperta»
Il presidente americano Donald Trump ha tenuto un discorso stamattina alla Knesset, il parlamento israeliano, quasi in contemporanea con il rilascio degli ostaggi ancora vivi detenuti da Hamas. “Israele – ha detto Trump secondo gli estratti del discorso diffusi dalla Casa Bianca – ha vinto tutto ciò che si poteva ottenere con la forza delle armi. Ora è il momento di trasformare queste vittorie contro i terroristi sul campo di battaglia nel premio finale: pace e prosperità per l’intero Medio Oriente”. Ha aggiunto: “Insieme abbiamo dimostrato che la pace non è solo una speranza che possiamo sognare, ma una realtà su cui possiamo costruire, giorno dopo giorno, persona dopo persona, nazione dopo nazione”.
“Ci riuniamo in un giorno di profonda gioia, di speranza crescente, di fede rinnovata – ha continuato il presidente americano – e, soprattutto, un giorno per rendere il nostro più profondo ringraziamento all’Onnipotente Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe. Dopo tanti anni di guerre incessanti e pericoli senza fine, oggi il cielo è sereno, le armi tacciono, le sirene non suonano più e il sole sorge su una Terra Santa finalmente in pace. È l’alba storica di un nuovo Medio Oriente”.
“La crudeltà del 7 ottobre ha colpito al cuore l’umanità stessa – ha sottolineato Trump -. Gli Stati Uniti d’America hanno pianto insieme a voi e hanno pianto i propri cittadini che sono stati uccisi in modo così brutale. A tutte le famiglie le cui vite sono state cambiate per sempre dalle atrocità di quel giorno e a tutto il popolo di Israele, sappiate che l’America si unisce a voi in questi due voti eterni: Non dimenticare mai e mai più”.
Non è mancato un passaggio significativo su Gaza: “L’attenzione su Gaza – ha detto il presidente Usa – deve concentrarsi interamente sul ripristino dei fondamenti della stabilità, della sicurezza, della dignità e dello sviluppo economico, affinché possano finalmente avere la vita migliore che i loro figli meritano”.
E ancora: “Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti in questa regione che decenni di fomentare terrorismo, estremismo, jihadismo e antisemitismo non hanno funzionato: si sono ritorti contro di loro in modo totale”. Trump ha fatto anche un’apertura all’Iran: “È più evidente che mai che le nazioni produttive e responsabili di questa regione non dovrebbero essere nemiche o avversarie, ma partner e, alla fine, persino amiche – ha aggiunto – Anche con l’Iran, il cui regime ha inflitto così tante morti in Medio Oriente, la mano dell’amicizia e della cooperazione è sempre aperta”.
Fonte: Il Sole 24 Ore