Trump alza il tiro: contro l’Europa dazi al 15-20% anche in caso di accordo
Almeno il 15-20%: il presidente Usa, Donald Trump, avrebbe fissato una nuova linea rossa nel confronto con l’Unione Europea, secondo quanto riporta il Financial Times. Dazi inferiori al 30%, ma comunque più alti della tariffa di base del 10% sulla maggior parte delle merci, che l’Europa si era praticamente rassegnata ad accettare.
Oggi (venerdì 18 luglio), il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, è rientrato da Washington, dove ha incontrato il segretario al Commercio, Howard Lutnick, e il rappresentante della Casa Bianca, Jamieson Greer. A Bruxelles, Sefcovic ha riferito agli ambasciatori dei Ventisette.
Dazi del 15-20%, anche se sarà raggiunto un accordo, riporterebbero alla fase iniziale le lancette del confronto con l’Unione Europea e aumenterebbero le pressioni per l’attivazione di meccanismi di ritorsione, con inevitabile escalation. La Commissione ha preparato diverse liste di prodotti made in Usa da colpire, ma ha finora preso tempo, per non compromettere i negoziati. Il 6 agosto, potrebbero entrare in vigore dazi su 21 miliardi di euro di importazioni su beni come pollo e jeans. Bruxelles ha anche pronta una ritorsione contro 72 miliardi di euro di import (compresi aerei Boeing e bourbon), in caso di fallimento della trattativa, e sta preparando un terzo meccanismo che colpirebbe i servizi digitali e le entrate pubblicitarie online, con lo strumento anti-coercizione.
Secondo le informazioni del Financial Times, Trump avrebbe rigettato la richiesta della Ue di abbassare i dazi sull’auto, che resterebbero quindi al 25%. Gli Usa hanno inoltre imposto tariffe del 50% sull’acciaio e l’alluminio Ue.
E c’è di più. Trump starebbe preparando dazi di settore da affiancare a quelli per aree economiche e Stati, secondo Bloomberg, sulla scia di quelli su su acciaio, alluminio, automobili e componenti. La scadenza potrebbe essere anche in questo caso il 1° agosto. I comparti sotto tiro sono il rame, che potrebbe subire una tariffa del 50%, il legname, i minerali critici e i farmaci. In precedenza aveva parlato di dazi sui semiconduttori.
Fonte: Il Sole 24 Ore