Trump annuncia tariffe del 30% per Ue e Messico dal 1° agosto

Trump annuncia tariffe del 30% per Ue e Messico dal 1° agosto

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Il presidente di Confindustria: «Serviranno compensazioni se vogliamo essere competitivi e rimanere nel mercato»

“L’impatto dei dazi al 30% sarebbe devastante per l’economia italiana e per l’economia europea, ma dentro l’economia europea soprattutto per imprese, lavoratori e lavoratrici italiane, perché siamo un Paese con una forte vocazione alle esportazioni. Io spero che da qui al primo agosto ci sia ancora il tempo e lo spazio per rafforzare il negoziato europeo e che si arrivi a un accordo che sventi una guerra commerciale che sarebbe disastrosa non soltanto per noi, Europa e Italia, ma pure per l’economia degli Stati Uniti. E’ una vera e propria follia autarchica, quella che sta portando avanti per ragioni puramente ideologiche Donald Trump”. Lo dice Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, a margine della conferenza ’Le rotte del futuro’ organizzata dal Pd per le politiche industriali. “Ci aspettiamo una presa di posizione netta e forte, che fin qui non c’è stata da parte, del governo e di Giorgia Meloni, perché non è che per le loro amicizie politiche possono danneggiare l’interesse nazionale e l’interesse europeo. Adesso c’è da rafforzare ogni tentativo negoziale che possa evitare questi dazi al 30%”, conclude Schlein.

L’Unione Europea ha ricevuto la lettera promessa da Donald Trump. Il presidente americano ha comunicato che imporrà dazi al 30% sulle importazioni europee dal prossimo 1 agosto, per cercare di colmare una relazione commerciale “lontana dall’essere reciproca”. Donald Trump ha poi postato su Truth la lettera inviata al Messico, dove annuncia dazi dal primo agosto al 30%, minacciando di raddoppiarli in caso di ritorsioni.

“Sui dazi dobbiamo fare un ragionamento: oggi non c’è solo il tema del 10%, ma c’è un tema anche di cambio, perché quando la media del cambio dell’ultima settimana è il 13%, se lo unisco al 10%, fa un 23%. Avremo dei prodotti che sono delle eccellenze e ce la faranno ma altri che non ce la faranno e quindi dobbiamo fare, in modo oggettivo per filiere e per settori, una valutazione seria. E serviranno compensazioni se vogliamo essere competitivi e rimanere nel mercato”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenendo alla conferenza nazionale del Pd sulle politiche industriali. “Questa per non è una grande preoccupazione”, ha sottolineato.

Fonte: Il Sole 24 Ore