Trump aumenta i dazi alla Cina e annulla l’incontro con Xi Jinping
«Sto valutando un massiccio aumento dei dazi sui prodotti cinesi in arrivo negli Stati Uniti». Lo ha dichiarato Donald Trump su Truth accusando la Cina di «atti ostili» sulle nuove limitazioni alle esportazioni di terre rare. Il presidente americano (assieme a Xi Jinping) ha scelto dunque di mandare alla malora gli accordi di tregua commerciale confermati solo qualche settimana fa in una telefonata tra Washington e Pechino. Trump ha inoltre di fatto annullato anche l’incontro con Xi previsto a fine ottobre spiegando che il vertice tra le due maggiori potenze globali non ha più senso: «Alcune cose molto strane – ha detto – stanno accadendo in Cina! Fra due settimane dovrei incontrare il presidente Xi all’Apec, in Corea del Sud, ma ora non sembrano esserci motivi per farlo».
Il dollaro è crollato bruscamente nei confronti dello yen giapponese, dell’euro e della sterlina dopo le dichiarazioni del leader repubblicano. Mentre anche Wall Street e le Borse europee hanno subito girato in negativo. «Valutiamo un aumento massiccio dei dazi, ma ci sono molte altre contromisure che, allo stesso modo, stiamo prendendo in seria considerazione», ha rimarcato Trump, aggiungendo che la Cina sta «diventando molto ostile» sulle terre rare e sta tenendo il mondo «prigioniero», limitando l’accesso ai metalli e ai magneti utilizzati nell’elettronica, nei chip, nei laser e in altre tecnologie industriali.
Negli ultimi giorni la Cina aveva in effetti inasprito le restrizioni sulle esportazioni di materiali chiave come le terre rare. E ieri ha fatto sapere che verranno introdotte tasse portuali aggiuntive alle navi statunitensi a partire dal 14 ottobre. «È stata una vera sorpresa, non solo per me, ma per tutti i leader del mondo libero», ha detto ancora il presidente americano, riferendosi alle «lettere inviate da Pechino a Paesi in tutto il mondo, minacciando controlli sulle esportazioni su ogni singolo elemento di produzione che abbia a che fare con le terre rare, e su qualsiasi altra cosa gli venga in mente».
Dopo lunghi negoziati, almeno due rinvii e molte minacce reciproche, Stati Uniti e Cina sembravano avere trovato l’accordo per una tregua – necessariamente armata – in grado di reggere almeno fino a fine anno: Trump e Xi avevano deciso di incontrarsi dopo avere definito un quadro generale di intesa che comprendeva Taiwan, TikTok, l’intelligenza artificiale, le terre rare e il commercio internazionale. Ora tutto è saltato ed è di nuovo scontro frontale.
«Nessuno – ha attaccato Trump – ha mai visto niente del genere. Bloccherebbe i mercati e renderebbe la vita difficile a praticamente tutti i Paesi del mondo, soprattutto alla Cina. Siamo stati contattati da altri Paesi estremamente arrabbiati per questa grande ostilità commerciale, nata dal nulla». Secondo la Casa Bianca, «le lettere sono state particolarmente inappropriate in quanto inviate nei giorni in cui, dopo tremila anni di caos, ci sarà la pace in Medio Oriente».
Fonte: Il Sole 24 Ore