Trump firmerà ordine per ridurre prezzi farmaci fino all’80%

Trump firmerà ordine per ridurre prezzi farmaci fino all’80%

L’associazione PhRMA, che rappresenta le principali aziende del settore, ha criticato con forza la proposta, affermando che “qualsiasi forma di controllo governativo dei prezzi è dannosa per i pazienti americani”. L’organizzazione ha aggiunto che il vero problema da affrontare per ridurre il costo dei farmaci risiede nella quota crescente di spesa che finisce nelle mani degli intermediari della filiera.

PhRMA era stata una delle realtà che avevano fatto causa alla precedente amministrazione Trump per aver tentato di introdurre misure di contenimento dei prezzi, portando infine la Casa Bianca, sotto la guida di Joe Biden, ad abbandonare quelle proposte.

Successivamente, l’amministrazione Biden ha incluso una clausola di negoziazione dei prezzi dei farmaci nella sua Inflation Reduction Act, intervenendo su un gruppo selezionato di dieci medicinali. Secondo le stime, il provvedimento dovrebbe garantire un risparmio di quasi 100 miliardi di dollari nell’arco di un decennio. Questa riforma ha innescato una nuova ondata di azioni legali da parte dell’industria, che però finora non hanno avuto successo.

Le aziende farmaceutiche hanno anche avviato una campagna mediatica per contrastare le iniziative di contenimento dei prezzi, sostenendo che tali politiche penalizzano l’innovazione e riducono gli investimenti nella ricerca.

Trump ha respinto queste argomentazioni nel suo messaggio social, affermando che per anni le aziende hanno giustificato i costi elevati con le spese di Ricerca e Sviluppo, facendo pagare “senza alcuna ragione” il prezzo più alto “solo agli allocchi americani”. Ha quindi concluso che, grazie all’ordine esecutivo in preparazione, “il nostro Paese sarà finalmente trattato in modo equo”.

Fonte: Il Sole 24 Ore