
Trump: «Per la guida della Fed in corsa due o tre nomi»
Donald Trump ha ristretto la rosa dei candidati per sostituire Jerome Powell alla guida della Federal Reserve «a due o tre nomi». «Lo nominerò a breve», ha detto il presidente aggiungendo che «c’è sempre il rischio che si rivelino non bravi», come Powell che fu scelto da lui.
I nomi
In corsa ci sono Kevin Hasset, gli ex della Fed Kevin Warsh e James Bullard, l’economista Marc Sumerlin e il governatore della Fed Christopher Waller. Ma due giorni fa il segretario al Tesoro ha fatto anche i nomi della presidente della Fed di Dallas Lorie Logan, la governatrice della Fed Michelle Bowman e il vice presidente della banca centrale Philippe Jefferson.
La nomina
la scorsa settimana Trump aveva nominato Stephen Miran, attuale presidente del consiglio dei consulenti economici, come membro ad interim del board della Federal Reserve fino al 31 gennaio 2026 dopo le dimissioni di Adriana D. Kugle. «Stephen è con me dall’inizio del mio secondo mandato e la sua competenza nel mondo dell’economia è ineguagliabile: farà un lavoro straordinario», aveva scritto il tycoon sul social media sottolineando che «nel frattempo cercherà un membro permanente».
Bessent: «Taglio di 50 punti»
Intanto per Scott Bessent, segretario al Tesoro degli Stati Uniti, «ci sono ottime probabilità di un taglio dei tassi di 50 punti base» a settembre. «Penso che il motivo per cui Jerome Powell si sia guadagnato il soprannome ’troppo tardi’ sia perché vuole procedere con una serie di aumenti dei tassi. Non è un fan di Alan Green, che è molto lungimirante. Cercano di basarsi maggiormente sui dati, il che, a mio avviso, è un errore» ha detto Bessent parlando a Bloomberg tv.
«Credo che stiamo tornando a un’economia come quella degli anni ’90. Quindi, è solo un modo di pensare molto antiquato, ma penso che potremmo avviare una serie di tagli dei tassi, a partire da un taglio di 50 punti base a settembre», spiega il segretario. Secondo Bessent oggi «probabilmente dovremmo essere inferiori di 150-175 punti base» rispetto all livello attuale dei tassi d’interesse, compreso tra il 4,25% e il 4,5%. «Credo che il comitato debba fare un passo indietro».
Fonte: Il Sole 24 Ore