Trump: «Via libera all’Ungheria sul petrolio russo»

Trump: «Via libera all’Ungheria sul petrolio russo»

Strette di mano energiche e grandi complimenti alla Casa Bianca tra Donald Trump e Viktor Orban. Il presidente americano e il premier ungherese sono uniti dal carattere esuberante, dal populismo di fondo, ce l’hanno con i migranti, sono diffidenti nei confronti dell’Unione europea ed entrambi odiano Joe Biden. Si piacciono, vanno d’accordo su quasi tutto: a dividerli c’è tuttavia il legame con la Russia e il giudizio sull’invasione dell’Ucraina. Trump, da quando ha rotto con Vladimir Putin, sta cercando di piegare il Cremlino colpendo, con sanzioni e minacce a tutto il mondo, la maggiore risorsa russa: il petrolio. Orban non può fare a meno del petrolio e del gas di Mosca, sono indispensabili per l’economia ungherese: e quindi non si può permettere di rompere con Putin.

Per questo il leader magiaro ha cercato – e alla fine ha trovato – nei colloqui alla Casa Bianca una concessione sul petrolio che l’Ungheria compra dalla Russia. «Stiamo esaminando la questione, stiamo valutando la possibilità di un’esenzione dell’Ungheria dalle sanzioni, per loro è difficile avere gas e petrolio da altre parti, non hanno il vantaggio di avere lo sbocco al mare e ai porti», ha detto Trump. Per poi aggiungere: «Se guardate a quello che succede in Europa, ci sono Paesi – ha attaccato – che non hanno il problema dell’Ungheria e comprano molto petrolio e gas dalla Russia. Sono molto infastidito da questo perché noi li aiutiamo e loro vanno a comprare petrolio e gas russo».

Orban ha spiegato di essere andato alla Casa Bianca «per spiegare chiaramente quali sarebbero le conseguenze per il popolo e l’economia ungherese, cosa significa non prendere gas e petrolio dalla Russia. Noi siamo riforniti da oleodotti che non sono una questione politica o ideologica sono una realtà fisica», detto, spiegando che «i negoziati sono in corso, perché questo è un punto vitale per noi».

Le analisi del Fondo monetario internazionale mostrano che l’Ungheria dipende dalla Russia per il 74% del fabbisogno di gas e per l’86% del petrolio che utilizza: gli esperti del Fondo, inoltre, hanno avvertito che un’interruzione a livello europeo del solo gas naturale russo potrebbe causare perdite di produzione in Ungheria per un valore superiore al 4% del Pil. E la dipendenza da Mosca, secondo il gruppo l’Atlantic Council, è addirittura cresciuta da quando Putin ha lanciato la sua invasione dell’Ucraina nel 2022. Per l’agenzia di rating S&P l’Ungheria ha una delle economie a più alta intensità energetica in Europa, con una preoccupante vulnerabilità a uno shock energetico, anche se potrebbe rivolgersi alle forniture di gas dall’Azerbaigian e dal Qatar. La compagnia di raffinazione petrolifera ungherese, Mol, ha segnalato, a margine del bilancio, che un oleodotto dalla Croazia potrebbe essere un’alternativa al petrolio russo che arriva attraversando l’Ucraina.

Fonte: Il Sole 24 Ore