Tumore alla prostata: colpito un uomo su nove ma la guarigione è possibile al 90%

Tumore alla prostata: colpito un uomo su nove ma la guarigione è possibile al 90%

Alimenta paure e dubbi nell’uomo ma il tumore alla prostata, grazie a prevenzione e diagnosi precoce, registra tassi di guarigioni superiore al 90%. E’ uno dei dati emersi dalla conferenza stampa di presentazione della campagna nazionale Nastro Blu 2025, promossa dalla Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – e dedicata alla sensibilizzazione e alla prevenzione delle più frequenti patologie oncologiche maschili.

Il ministro Schillaci: in manovra fondi alla prevenzione

In Italia un uomo ogni 9 riceve una diagnosi di tumore alla prostata. È la neoplasia più diffusa della sfera genitale maschile sulla quale è intervenuto con un videomessaggio il ministro Orazio Schillaci che ha ricordato come “la promozione della prevenzione primaria e secondaria sia un’attività prioritaria del ministero della Salute, che verrà rafforzata anche con la legge di bilancio 2026”, potenziando “i programmi di screening oncologici e ampliando le fasce d’età per l’accesso allo screening del tumore del colon-retto”. Inoltre secondo il ministro, “in linea con il Piano oncologico nazionale e le raccomandazioni europee, stiamo anche valutando la possibilità di estendere progressivamente gli screening ad altre neoplasie maschili, per esempio il tumore della prostata. E continuiamo a finanziare la rete italiana per lo screening del cancro al polmone, che vogliamo inserire quanto prima nei programmi gratuiti del servizio sanitario nazionale”.

I dati sui tumori al testicolo e al pene

Dai dati forniti emerge che ogni anno si registrano 41mila nuovi casi di tumore alla prostata, che rappresentano oltre il 20% delle neoplasie maschili. La massima incidenza si ha dopo i 65 anni. Le altre sedi uniche di tumori prettamente maschili sono il testicolo e il pene. Il tumore del testicolo, pur rappresentando appena l’1-3% di tutte le neoplasie maschili, è il più frequente negli under 45, con circa 2.400 nuovi casi l’anno. E grazie alle terapie disponibili, ha una curabilità superiore del 90%. Il carcinoma del pene è invece una neoplasia rara (circa 500 nuovi casi ogni anno in Italia), con una prognosi favorevole in caso di diagnosi precoce: è del 74% la sopravvivenza media a 5 anni.

“La salute non è solo assenza di malattia, ma equilibrio, responsabilità e rispetto per sé stessi – ha dichiarato Francesco Schittulli, oncologo e presidente nazionale della Lilt -. Con la campagna Nastro Blu vogliamo ricordare che la prevenzione è un metodo di vita: un percorso quotidiano che parte dalla consapevolezza”. In tal senso, ha aggiunto, “la Lilt è accanto agli uomini di ogni età attraverso i suoi ambulatori. La tutela della salute non è un diritto astratto, ma un dovere quotidiano e un atto culturale: per questo continuiamo a impegnarci per sviluppare la cultura della prevenzione, consolidandola nel tessuto psicosociale del nostro Paese. Perché la prevenzione è cura”.

Fonte: Il Sole 24 Ore