
Tunnel del Brennero, oggi giù il diaframma: ecco come sarà il nuovo collegamento ferroviario tra Italia e Austria
Ci sarà anche la premier Meloni oggi al Plessi Museum, al confine del Brennero, per la cerimonia di abbattimento transfrontaliero del diaframma del cunicolo esplorativo della Galleria di Base del Brennero. Una presenza che non stupisce e che si riserva alle cerimonie solenni. L’abbattimento del diaframma con l’unione tra la parte italiana e quella austriaca “segna una pietra miliare nell’avanzamento dei trasporti transfrontalieri all’interno dell’Ue”, ha sottolineato la Commissione europea. Alla cerimonia oltre alla presidente Meloni, sarà presente il cancelliere austriaco Christian Stocker, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il suo omologo austriaco Peter Hanke. Per Bruxelles sarà presente il commissario europeo ai Trasporti Apostolos Tzitzikostas. E’ il giorno delle grandi occasioni con tutti i territori coinvolti: e quindi oltre ai vertici della società europea Bbt-Se, Gilberto Cardola e Martin Gradnitzer, sono attesi anche i governatori Arno Kompatscher (Alto Adige), Maurizio Fugatti (Trentino) e Anton Mattle (Tirolo). Saranno presenti anche rappresentanti di Rete ferroviaria italiana (Gruppo Ff) e delle ferrovie austriache Öbb.
Il progetto del secolo
Il Tunnel del Brennero è una delle opere più ambiziose della rete Ten-t, il corridoio Scandinavia-Mediterraneo che collegherà Helsinki a La Valletta. Con i suoi 55 chilometri, estesi fino a 64 considerando la circonvallazione di Innsbruck, il tunnel collegherà direttamente Fortezza a Innsbruck, abbattendo tempi e costi del trasporto ferroviario lungo l’asse Monaco-Verona. Si tratta di un’opera strategica sia per i passeggeri sia per le merci: i lavori, iniziati nel 2007, dovrebbero terminare nel 2032. I treni passeggeri potranno viaggiare a oltre 200 km/h, mentre i convogli merci, grazie all’eliminazione delle forti pendenze della linea storica, potranno essere più lunghi e pesanti, con consumi energetici ridotti e maggiore frequenza di circolazione. E sono i dati tecnici a tracciare l’identikit di quest’opera. La galleria, scavata a una quota di 794 metri sotto il valico alpino più basso (1.370 m), rappresenta un cambiamento radicale nel modo di attraversare le Alpi. È concepita come infrastruttura interamente ferroviaria, con due canne principali a binario singolo collegate da cunicoli trasversali ogni 333 metri. Il cunicolo esplorativo, collocato 12 metri sotto le gallerie principali, svolge una funzione logistica durante i lavori e, a regime, servirà al drenaggio delle acque. La sua realizzazione ha già permesso di ridurre rischi e costi, fornendo un quadro geologico puntuale lungo il tracciato. Il costo della Galleria di base si aggira intorno ai 9 miliardi di euro.
Le opere di accesso dal Sud
Il tunnel non può essere considerato isolatamente: per essere pienamente operativo, necessita delle linee di accesso. Sul versante italiano il progetto riguarda la linea Verona-Fortezza, con una serie di interventi progressivi che comprendono le circonvallazioni di Bolzano, Trento e Rovereto, il potenziamento della tratta Fortezza-Ponte Gardena e l’ingresso al nodo di Verona. Il primo lotto funzionale è proprio il quadruplicamento Fortezza-Ponte Gardena: 22,5 km quasi interamente in sotterraneo, con due gallerie naturali (Scaleres da 15,4 km e Gardena da 6,3 km), due viadotti sul fiume Isarco e varie finestre costruttive. L’investimento complessivo è pari a 1,49 miliardi di euro, finanziati in parte anche con fondi europei del programma Cef (Connecting Europe Facility).
Impatti sul traffico e benefici attesi
Secondo il Gruppo Fse e Bbt-Se, l’opera consentirà un incremento della capacità ferroviaria senza precedenti. La separazione dei flussi merci da quelli passeggeri permetterà maggiore puntualità, regolarità dei servizi e tempi di percorrenza ridotti. L’obiettivo dichiarato è spostare quote crescenti di traffico merci dalla gomma alla rotaia, riducendo congestione e inquinamento lungo l’asse del Brennero, uno dei più trafficati d’Europa. Per i passeggeri, il corridoio Monaco-Verona diventerà competitivo con l’aereo per i collegamenti di medio raggio.
I costi del progetto
Il costo complessivo della galleria di Base del Brennero è stimato in oltre 10 miliardi di euro, sostenuti con contributi congiunti di Italia, Austria e Unione europea. Solo per il Lotto 1 Fortezza-Ponte Gardena l’investimento supera 1,49 miliardi. Bruxelles ha già approvato finanziamenti tramite il programma Cef per oltre 140 milioni di euro. Secondo gli esperti, l’opera richiede un impegno finanziario straordinario ma è destinata a produrre benefici economici, ambientali e sociali ben superiori ai costi. La maggiore efficienza logistica ridurrà le spese di trasporto per le imprese, mentre i cittadini avranno a disposizione collegamenti più rapidi e sostenibili.
Fonte: Il Sole 24 Ore