Turismo enogastronomico in cima alle motivazioni di viaggio degli stranieri

Turismo enogastronomico in cima alle motivazioni di viaggio degli stranieri

Prima la tavola, poi l’arte e i monumenti. Che ad attrarre i turisti stranieri in Italia siano il patrimonio culturale ed enogastronomico non c’erano dubbi, ma può stupire quali siano le priorità. Almeno secondo quanto rivelato dalla nuova edizione del Rapporto sul turismo enogastronomico italiano curato da Roberta Garibaldi, secondo cui l’Italia viene principalmente associata al gusto e all’enogastronomia: dal 55% dei tedeschi e degli svizzeri e austriaci e dal 54% degli statunitensi, mentre solo tra i francesi prevalgono i monumenti storici (50%).

Il rapporto, presentato al Bto – Be Travel Onlife di Firenze, con il sostegno di Visit Emilia e di Valdichina Living analizza i sei mercati esteri più importanti per l’Italia in questo settore – Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Austria, Svizzera e Francia – e permette di comprendere non solo l’interesse verso il turismo enogastronomico, ma anche le aspettative e le esperienze vissute dai turisti stranieri in Italia.
«Capire come ci vedono e come ci vivono è il primo passo per governare il cambiamento – commenta la curatrice Garibaldi, presidente dell’Associazione italiana turismo enogastronomico (Aite) e docente all’Università di Bergamo – in un settore che continua a crescere a ritmi sostenuti, affermandosi come uno dei segmenti più dinamici dell’economia turistica globale».

Negli ultimi tre anni, tra viaggi domestici ed internazionali, la quota di turisti che ha viaggiato per l’enogastronomia varia dal 60% in Regno Unito al 74% in Francia, con un aumento dal 2016 tra i 15 a 28 punti percentuali. E l’Italia è associata principalmente, come destinazione del viaggio, a “cibo e vino”, citati dal 55% dei tedeschi e degli svizzeri/austriaci e dal 54% degli statunitensi; solo tra i francesi che scelgono l’Italia prevalgono i monumenti storici (50%).

Nella scelta della destinazione, contano soprattutto la bellezza del paesaggio rurale (oltre l’80% in tutti i mercati, con un massimo dell’88% in Francia) e la presenza di ristoranti locali (81% in Francia, 79% negli Usa). Inparticolare gli americani attribuiscono più valore a esperienze tematiche (69%) e ristoranti gourmet (59%).

Fonte: Il Sole 24 Ore