Ubs, ricorso contro il verdetto sui bond Credit Suisse
Ubs farà appello contro la decisione del Tribunale federale amministrativo che ha dichiarato illegittima la decisione della Finma, la Consob svizzera, di azzerare il valore dei bond subordinati At1 emessi dal Credit Suisse nell’ambito del salvataggio del gruppo elvetico.
«UBs intende presentare ricorso per garantire che il nostro punto di vista sui fatti rilevanti relativi all’acquisizione venga preso in considerazione dal tribunale, nonché per salvaguardare la credibilità degli strumenti AT1 per il ruolo chiave che svolgono nel risanamento e nella risoluzione delle banche», si legge nella nota sui risultati della banca.
Secondo Ubs la svalutazione di bond per 16 miliardi di franchi svizzeri «era parte integrante dell’operazione di salvataggio” ed è stata “conforme ai termini contrattuali degli strumenti AT1 e alla legge applicabile» così come «legittimo» è stato il decreto della Finma. Ubs ricorda infine che «la decisione» del tribunale «non ha disposto alcun rimedio» e che il tribunale valuterà quali provvedimenti possano essere «appropriati» solo «nel caso in cui il Tribunale federale svizzero confermi la decisione in appello».
La banca svizzera ha anche pubblicato risultati trimestrali migliori delle attese, grazie soprattutto all’attività di M&A e al fatto che ha potuto eliminare le riserve legali per cause in corso per un ammontare pari a 668 milioni di dollari. L’utile del terzo trimestre è stato pari a 2,5 miliardi di dollari (2,1 miliardi di euro), in crescita del 74% su base annua. Il giro d’affari è aumentato del 3% a 12,8 miliardi di dollari, sostenuto dalla divisione che si occupa di fusioni e acquisizioni, che ha registrato un +23% a 3,2 miliardi di dollari. I risultati sono migliori delle attese, secondo il consensus raccolto dall’agenzia svizzera Awp, l’utile netto era stimato pari a 1,1 miliardi di dollari e il giro d’affari a 11,8 miliardi. Il gruppo si è mostrato comunque prudente per il quarto trimestre.
Fonte: Il Sole 24 Ore