Ucraina, massiccio attacco russo poche ore dopo la telefonata Trump-Putin
Nuova ondata di attacchi russi in Ucraina appena poche ore dopo una telefonata di quasi un’ora tra il presidente americano Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin.
Nella notte, le forze russe hanno lanciato un massiccio attacco su oltre una decina di obiettivi nella capitale ucraina, colpendo anche aree residenziali. Lo ha riferito Tymur Tkachenko, capo dell’amministrazione militare di Kiev, precisando che almeno otto persone sono rimaste ferite e diversi edifici a più piani sono stati danneggiati in due distretti della città.
Secondo quanto riportano i media ucraini, l’allarme è scattato nelle prime ore dopo la mezzanotte, quando l’Aeronautica di Kiev ha rilevato il lancio di numerosi missili, tra cui almeno un missile balistico diretto verso la capitale. Poco dopo è stata avvertita una forte esplosione e colonne di fumo si sono alzate in varie zone del centro cittadino. Droni sono stati uditi sorvolare l’area, secondo quanto riportato da giornalisti presenti sul posto.
L’attacco conferma la dinamica di escalation notturna dei raid russi, che nelle ultime settimane hanno preso di mira infrastrutture civili e militari in tutta l’Ucraina. Secondo il ministro degli Esteri ucraino, nel mese di giugno sono stati lanciati oltre 330 missili (di cui quasi 80 balistici), 5.000 droni d’attacco e altrettante bombe plananti contro il Paese.
Le forze russe, invece, riferiscono di aver intercettato 48 droni da combattimento ucraini nella notte tra giovedì e venerdì in cinque regioni del sud-ovest della Russia, secondo quanto comunicato dal Ministero della Difesa di Mosca. La regione più colpita è stata quella di Rostov, dove sono stati abbattuti 26 droni. Altri 12 sono stati intercettati nella regione di Kursk, 6 a Bélgorod, 3 a Oriol e 1 a Lípetsk, ha precisato la stessa fonte.
Fonte: Il Sole 24 Ore