Ue, cresce l’uso di dispositivi connessi: Paesi Bassi in testa

Ue, cresce l’uso di dispositivi connessi: Paesi Bassi in testa

«L’uso della Rete è prevalentemente orientato verso i servizi di comunicazione. Nel 2024, nei tre mesi precedenti l’intervista, il 73,4% degli internauti di sei anni e più ha usato servizi di messaggeria istantanea, il 66% ha effettuato chiamate sul web e il 62% ha utilizzato la posta elettronica-prosegue ancora l’Istat -. Diffuso anche l’utilizzo della Rete per guardare video da servizi di condivisione come, ad esempio, YouTube, Instagram, Tik Tok (57,4%). L’ascolto della musica in streaming o attraverso la web radio si attesta al 49,4%. Quasi la metà degli utenti ha cercato in rete informazioni su merci o servizi (48,2%), mentre il 46% ha cercato informazioni sulla salute. Poco più dei due quinti ha utilizzato Internet per accedere a servizi bancari (44,3%)».

Il mercato

C’è poi il dato relativo al mercato. Lo scorso anno si è registrata una vendita di circa 2,4 milioni di unità, seguendo un andamento stabile rispetto all’anno precedente. E, contrariamente a quanto si possa pensare, a prediligere l’uso di smartwatch sono le persone più adulte e non i nativi digitali. «Forse anche – sottolineano gli esperti e addetti alle vendite – per via dei costi ma, soprattutto, perché i giovani utilizzano sempre gli smartphone». A farla da padrone nell’acquisto sono gli uomini con il 51% rispetto al 49% delle donne. Il maggiore utilizzo è tra le fasce adulte. Le percentuali vanno dal 43% tra gli over 55, al 38% tra i 35 e i 54 per fermarsi al 19% degli under 35.

La Repubblica Ceca tra case intelligenti e barriere economiche

In Repubblica Ceca il dispositivo connesso più diffuso è lo smartwatch, già posseduto da oltre la metà dei cittadini. Nelle abitazioni prevalgono invece sistemi per il controllo delle luci, del riscaldamento e della climatizzazione, oltre agli impianti di sicurezza. Negli ultimi cinque anni la quota di “smart households” è cresciuta dal 7% al 23%, con una concentrazione soprattutto tra i nuclei familiari della fascia d’età 18-44 anni. Secondo le agenzie di ricerca, l’ostacolo principale resta l’alto costo di acquisizione, che frena una diffusione più capillare delle tecnologie IoT.

Il governo sostiene la digitalizzazione soprattutto in scuole e ospedali, cofinanziando programmi europei e percorsi formativi, ma l’espansione di dispositivi intelligenti in questi contesti non è ancora generalizzata. Parallelamente vengono organizzati eventi per mettere in contatto start-up ceche e amministrazioni locali, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni “smart” per la mobilità e la comunicazione urbana, dove si discute sempre più spesso anche del ruolo dell’intelligenza artificiale. Sul fronte sociale, il dibattito pubblico resta focalizzato sull’accessibilità dei servizi digitali di base, più che sulla penetrazione dell’Internet delle cose.

La Spagna leader nell’intrattenimento digitale

La Spagna si colloca tra i Paesi europei con il più alto utilizzo di dispositivi connessi. Nel 2024, l’83% degli utenti Internet ha utilizzato sistemi di intrattenimento domestico smart, con i televisori connessi a Internet a fare da traino. Una percentuale che colloca il Paese al terzo posto nell’Ue per la diffusione delle smart TV, subito dopo Malta e Irlanda. Anche console di gioco, impianti audio domestici e smart speaker hanno contribuito al consolidamento di un mercato in forte espansione, spinto dalla centralità del consumo digitale nelle famiglie spagnole.

Fonte: Il Sole 24 Ore