
Uli e Pwc, mercato 2025 ottimista ma prudente per le incertezze geopolitiche
Il mercato immobiliare italiano affronta il 2025 con una rinnovata fiducia: è la fotografia che del report «Emerging Trends in Real Estate» di Uli e PwC, presentato in occasione del Mipim a Cannes. L’Italia in particolare si inserisce in un contesto europeo che mostra segnali di ripresa, con un incremento delle transazioni nel comparto commerciale e residenziale. Nel 2024, gli investimenti immobiliari in Europa hanno registrato un volume di 55,6 miliardi di euro nel quarto trimestre del 2024 e un totale di 188,8 miliardi di euro nell’anno, segnando un incremento del 12% rispetto al 2023 (Msci).
A trainare è in particolare il settore residenziale e logistico, anche se le incertezze legate ai tassi di interesse e al costo del capitale rimangono un ostacolo per gli investitori. Il calo dei tassi di riferimento della Bce, atteso per il primo semestre del 2025, potrebbe però rappresentare una spinta per il mercato, migliorando le condizioni di accesso al credito e incentivando nuove operazioni.
«La nostra analisi annuale sugli investimenti e lo sviluppo immobiliare mostra un forte desiderio da parte del settore di voltare pagina e iniziare un nuovo ciclo, grazie all’abbassamento dell’inflazione e ai primi tagli ai tassi di interesse – ha commentato Lisette van Doorn, ceo di Uli Europe -. Tuttavia, i rischi (geo)politici, con potenziali impatti macroeconomici e monetari, continueranno a generare incertezza per investitori e gestori immobiliari, rendendo necessaria una strategia di prudenza. Nonostante ciò, esistono nicchie di opportunità, trainate da tendenze strutturali come la crescita demografica, la digitalizzazione e la transizione energetica. Sono questi fattori a guidare la destinazione degli investimenti».
Asset strategici
La logistica continua a essere un asset strategico, sostenuta dalla crescita dell’e-commerce e dalla necessità di infrastrutture moderne. Milano e Roma restano i principali hub per gli investitori, con un interesse crescente anche verso centri secondari come Bologna e Verona. Ma è il residenziale il settore più resiliente: la domanda di affitti a lungo termine, spinta dalla difficoltà di accesso al credito per l’acquisto di immobili, favorisce la crescita del segmento “build-to-rent”. Inoltre, il mercato degli affitti brevi nelle città turistiche, nonostante le recenti regolamentazioni, continua a rappresentare un’opportunità per gli investitori.
Anche il settore alberghiero sta vivendo una fase di rinnovato interesse grazie alla ripresa del turismo. Le transazioni nel comparto hanno raggiunto livelli record nel 2024, con un focus su strutture di lusso e hotel boutique nelle principali destinazioni turistiche.
Fonte: Il Sole 24 Ore