Una Consob dello sport per salvaguardarne l’autonomia

L’impressione generale è che la questione della costituenda agenzia per il controllo sui conti dei club professionistici sia (per il momento) rientrata nell’alveo del confronto istituzionale. All’esito dell’incontro pomeridiano negli uffici del ministero per lo Sport e i Giovani le dichiarazioni dei protagonisti appaiano improntate a un cauto ottimismo sulla possibilità di scongiurare la creazione di un ente governativo che minerebbe i principi dell’autonomia dell’ordinamento sportivo.

La posizione della Figc

«Abbiamo ribadito la nostra assoluta condivisione sull’obiettivo che è comune, cioè quello di dare maggiore stabilità alla gestione economico-finanziaria e su questo non ci sono assolutamente dubbi. Non condividiamo lo strumento. Abbiamo ribadito che negli ultimi vent’anni la Covisoc ha lavorato non bene ma benissimo», ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina. Aggiungendo: «Negli ultimi 20 anni abbiamo solo due ricorsi accolti al Tar e due al Consiglio di Stato. Abbiamo chiesto al governo di assisterci, di aiutarci e quindi oltre al Coni eventualmente il dipartimento dello sport potrebbe stabilire come avviene in Spagna, come sta avvenendo in Inghilterra, dei principi ai quali noi possiamo attenerci». Un concetto ripreso dal presidente della Federazione italiana basket Gianni Petrucci: «Abbiamo espresso le nostre considerazioni, qualcosa sarà modificato ma vediamo. Il clima è stato collaborativo, ora conta il testo definitivo, ma non ci sono state polemiche, solo grande civiltà».

La Lega di Serie A

«La Lega di Serie A resta contraria all’Agenzia governativa che è una ingerenza della politica e i rischi delle ingerenze sono sempre negative, ma il ministro Abodi ha dato tempo per discutere dei correttivi». ha inveve dichiarato il presidente Lorenzo Casini. «Ci ha anticipato che la norma verrà modificata e ci ha dato del tempo per parlarne e proporre alcuni aggiustamenti. Noi come Lega ne parleremo nell’assemblea del 15 maggio. Con Uefa e Fifa sono in corso dialoghi, ma quello è compito del presidente federale». A proposito della posizione assunta da Juve, Inter, Milan e Roma di distinguo rispetto alla posizione della Lega e nella quale affermavano di non sentirsi rappresentati da Casini nei tavoli istituzionali, il presindete ha spiegato: «Con le 4 big c’è stata un’incomprensione, i club non sono contro di me, hanno solo chiarito che il documento del 14 febbraio approvato in Assemblea per loro non era tutto condivisibile. Siamo rimasti stupiti, forse avevano il timore che quel documento fosse usato come arma per fare proposte non condivise, ma non è il modo in cui opero».

La Lega di Serie B

Il presidente della Lega Serie B, Mauro Balata, a indicato anche quella che potrebbe essere una solutione di compromesso sul tema: ovvero un’authority indipendente. «Verrà sviluppata attraverso la costituzione di un authority indipendente e non con l’agenzia governativa. Ho il mandato unanime della mia assemblea per cercare appunto di supportare un’iniziativa che tende a separare il soggetto che oggi regola e gestisce il calcio da quelle che sono le funzioni di controllo come avviene d’altra parte in tutto il mondo civile, non solo nello sport. Questo senza nulla togliere al lavoro che ha fatto fino a oggi la Covisoc».

Il Coni

«Authority? Bisogna leggere bene. Mi sembra che le parti siano disponibili a leggere e poi a rincontrarsi», ha concluso il presidente del Coni, Giovanni Malagò. «Nomine agenzia dal Coni? Non è nel nostro interesse farlo, siamo stati i primi a spogliarci di tutta una serie di nomine dirette. Va tutto verificato secondo le regole del mondo internazionale che regolano lo sport».

Fonte: Il Sole 24 Ore