Una giornata tra mito e futuro: viaggio nel museo di Bmw

Una giornata tra mito e futuro: viaggio nel museo di Bmw

Per un appassionato d’auto certe esperienze equivalgono a una sorta di pellegrinaggio. Visitare il Bmw Museum non è solo una passeggiata tra carrozzerie scintillanti e motori leggendari, ma un’immersione totale nel design, nella tecnica e nello spirito stesso di un marchio che ha scritto capitoli memorabili della storia dell’Auto con la A maiuscola. Quest’anno la mostra dedicata ai 50 anni della Neue Klasse aggiunge ulteriore appeal al viaggio.

Varcata la soglia dell’iconica struttura circolare del museo, di fianco al mitico Quattro Cilindri lo sguardo viene immediatamente catturato da un’opera d’arte in movimento: 714 sfere argentate sospese che danzano a mezz’aria, compiendo la metamorfosi da idea a forma che porta da uno schizzo all’idea di automobile. È la “scultura cinetica” che simboleggia l’ispirazione dietro ogni nuovo modello Bmw, un’introduzione poetica alla sezione chiamata “Casa del Design” .

Scendere nei livelli successivi del museo è come sfogliare le pagine di un album di famiglia: nell’“Atelier” si incontrano i prototipi del futuro, come la Bmw Vision Neue Klasse, concept car che rivisita in chiave elettrica e sostenibile l’identità che negli anni Sessanta rivoluzionò il concetto di berlina media. Una reinterpretazione che non ha nulla di nostalgico: è piuttosto una dichiarazione di intenti verso un domani a zero emissioni, ma con la stessa audacia stilistica di cinquant’anni fa.

Il cuore pulsante del museo è la mostra celebrativa “The fresh face of Bmw – 50 Years of Neue Klasse”, dedicata alla famiglia di modelli nata con la Bmw 1500 del 1961. Camminando tra gli esemplari esposti, emerge chiaramente perché quella vettura fu considerata la salvezza dell’azienda. Dopo un decennio difficile, minacciato persino dall’acquisizione da parte di Daimler-Benz, Bmw decise di rischiare: nacque così una berlina con motore 1.500 cc da 80 cavalli, trazione posteriore, telaio rigido e un’estetica moderna e pulita, frutto della collaborazione con il designer italiano Giovanni Michelotti .

Fonte: Il Sole 24 Ore