
Un’apertura al mondo per conoscere e per capire
Da imprenditore e civil servant credo che quello presente sia un tempo pieno di problemi ma ricco di opportunità, a condizione -l’unica davvero essenziale- che si affermi una pace giusta e stabile nei luoghi dove bruciano oggi i conflitti.
E da uomo ostinatamente incline alla fiducia nelle persone continuo a pensare che siano queste a fare la differenza e che da queste possano dipendere le scelte migliori che ci sia dato fare: intelligenza artificiale, sicurezza dei dati, cybersecurity, ad esempio, sono alcuni tra i temi che saranno più dibattuti nei giorni di Trento – ai quali il Gruppo che presiedo dedica la propria attenzione con la presenza di Emilio Gisondi al Festival – e rappresentano altretttanti snodi decisivi sui quali chi governa la materia sarà chiamato a decidere.
Riusciremo a governare questi processi?
Personalmente credo che non ci sia e non ci sarà intelligenza artificiale che possa rendere inutile la competenza, l’esperienza, la capacità di visione di una persona esperta e professionalmente motivata. Guardando l’evoluzione della tecnologia sono convinto che il fattore umano, le relazioni costruttive, la voglia di ricerca siano fattori fondamentali e capaci di offrire una solida base culturale ad ogni attività, senza tuttavia chiudersi dinanzi alla forza dell’innovazione, sempre positiva.
Benvenuto dunque a questo Festival 2025 che a mio modo di vedere riflette proprio la cultura del Sole, l’apertura al mondo scavalcando le ideologie, e si ispira alla volontà di conoscere e capire per deliberare al meglio, non rifuggendo il confronto aperto e costruttivo.
Fonte: Il Sole 24 Ore