
Unicredit-Banco Bpm, titoli in movimento dopo la decisione del Tar
Il ceo Andrea Orcel si trova ora a duna finestra temporale ristretta: il periodo di offerta scadrà il 23 luglio. Un consiglio di amministrazione della banca dovrebbe essere, quindi, convocato a breve per analizzare gli sviluppi e prendere delle decisioni su quanto resta da fare. E il mercato, visto come si muove il titolo di Banca Bpm, non esclude neanche un possibile rilancio sul prezzo dell’offerta.
La sentenza del Tar
La sentenza, pubblicata sabato, ha annullato due delle condizioni imposte dall’esecutivo italiano per autorizzare l’acquisizione della banca milanese, ma ha confermato altre prescrizioni che l’amministratore delegato Andrea Orcel aveva in precedenza indicato come potenziali ostacoli alla buona riuscita dell’operazione. Due gli specifici punti di accoglimento: quello che impone di «non ridurre per un periodo di cinque anni il rapporto impieghi/depositi praticato da Banco Bpm e UniCredit in Italia, con l’obiettivo di incrementare gli impieghi verso famiglie e pmi nazionali», esclusivamente con riferimento al profilo temporale; e quello relativo al mantenimento del livello del portafoglio di project finance.
La sentenza del Tar ha confermato l’obbligo, imposto dal governo, che UniCredit esca dalla propria attività in Russia e mantenga invariati gli investimenti domestici nella società di gestione del risparmio Anima Holding, recentemente acquisita da Banco Bpm. UniCredit ha tuttavia tenuto a precisare che il tribunale amministrativo non ha piena giurisdizione in merito al tema della Russia.
Banco Bpm, dal canto suo, in una nota diffusa sabato, ha dichiarato che la decisione conferma la legittimità delle condizioni governative e ha invitato UniCredit a chiarire la propria posizione sull’offerta in corso. Anche fonti governative hanno letto la sentenza come una conferma in larga misura della legittimità e dell’impianto delle prescrizioni imposte.
La mossa di Credit Agricole
A complicare ulteriormente il quadro, Credit Agricole ha annunciato, poco prima della pubblicazione della sentenza, di aver chiesto l’autorizzazione regolamentare per incrementare la propria quota in Banco BPM.
Fonte: Il Sole 24 Ore