
Unicredit, Giorgetti: concorrenza bellissima ma l’interesse nazionale è cosa seria
«Noi riteniamo di aver avuto soddisfazione dai giudici e quelle motivazioni dei giudici sono quelle che diremo esattamente alla commissione Europea, la dg competition tutela la concorrenza, che è una bellissima cosa, ma forse non si sono accorti che c’è una guerra in questo momento in Europa, quindi gli Stati difendono altre cose che non sono soltanto la concorrenza». Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in Transatlantico alla Camera, sul caso Unicredit-Bpm. «La sicurezza nazionale è una cosa seria», conclude.
«Banche centrali, non su Marte ma per famiglie e imprese»
«È chiaro che la pressione di Trump verso la Federal reserve per abbassare i tassi al netto delle implicazioni macroeconomiche, qualora avvenisse, creerebbe un ulteriore problema qui», ha detto il ministro dell’Economia. «Diciamo che qui non è concepibile la pressione o, diciamo, gli epiteti che rivolge il presidente Usa verso il governatore della Banca centrale. Sarà che le banche centrali devono difendere determinati principi, determinati obiettivi, però non è che vivono fuori dal mondo, non è che vivono su Marte, vivono in mezzo a noi, in mezzo all’economia fatta da famiglie e imprese», sottolinea il titolare dell’Economia. «Se scoppiano le guerre, se ci sono queste cose qua, non ci sono soltanto le sacre regole delle banche, ci sono anche la valutazione, purtroppo, della realtà così come la vediamo».
«Sui dazi trattativa estenuante, questione anche di approccio»
«La trattativa dei dazi è una trattativa lunga ed estenuante in cui da una parte c’è un negoziatore particolare e dall’altra altri che hanno degli approcci completamente diversi, quindi non è soltanto nel quantum ma anche nel metodo dell’approccio» ha detto ancora Giorgetti.
Fonte: Il Sole 24 Ore