UniCredit sviluppa la partnership con Casavo

UniCredit sviluppa la partnership siglata nel 2022 con Casavo (scale up proptech che offre soluzioni smart per vendere e comprare casa) adottando per UniCredit SubitoCasa, la società del Gruppo specializzata nell’intermediazione e nella consulenza immobiliare, una soluzione innovativa che unisce il mondo digitale a quello fisico.

In pratica, si parte dall’integrazione dell’algoritmo di valutazione immobiliare sviluppato da Casavo all’interno del sito UniCredit SubitoCasa e dalle app di UniCredit e di buddy. La valutazione è il primo passo fondamentale per determinare il posizionamento di una proprietà sul mercato e deciderne la strategia di vendita con il supporto di un consulente immobiliare. Nel corso dei prossimi mesi verranno implementati ulteriori servizi digitali, come l’Instant Match, che permetterà ai venditori di avere on-line un’anteprima istantanea dei potenziali acquirenti sul mercato. In più, a partire dalla seconda metà dell’anno, il team di Casavo collaborerà con gli agenti della rete UniCredit SubitoCasa anche per alcune fasi successive del processo.

«Puntiamo a un modello di servizio sempre più “phygital”, convinti che per essere innovativi sia necessario usare la tecnologia come ponte tra il mondo digitale e quello fisico. Il nostro obiettivo è quello di fornire ai clienti un’esperienza interattiva di valore, per questo abbiamo scelto come partner tecnologico Casavo. La nostra consulenza strategica insieme ai servizi offerti e alla presenza sul mercato da 10 anni sono sinonimi di solidità e fiducia” commenta Fabio Mucci, amministratore delegato di UnicreditSubitoCasa

«Grazie alla tecnologia Casavo e alla capillarità della rete UniCredit SubitoCasa, saremo in grado di offrire una nuova esperienza di compravendita a milioni di persone in Italia. Condividiamo una visione innovativa del settore immobiliare e siamo fiduciosi che questo rappresenti solo il primo passo di un percorso di lungo periodo» ha concluso Giorgio Tinacci, founder & ceo di Casavo.

Fonte: Il Sole 24 Ore