Usa, alcuni Stati avviano indagine su Instagram ed effetti sui più giovani

Una coalizione bipartisan di procuratori generali di diversi stati americani ha avviato un’indagine per esaminare come Instagram – il colosso che fa capo a Meta – attira e ha effetto sui bambini e sui giovani. “Mark Zuckerberg e le società che guida hanno messo i profitti sopra la sicurezza, ma la nostra indagine cercherà di mettere fine a questo comportamenti. La nostra coalizione non esiterà a intraprendere qualsiasi azione necessaria per proteggere i bambini e i ragazzi dai danni che Instagram e altri social media rischiano di causare loro”, afferma il procuratore generale di New York, Letitia James. Il gruppo esaminerà le tecniche utilizzate dall’azienda per aumentare il coinvolgimento dei giovani utenti sulle piattaforme social.

Facebook sapeva dei rischi per i giovani

Già lo scorso settembre il Wall Street Journal aveva svelato come Facebook fosse già a conoscenza della pericolosità di Instagram per la salute mentale di ragazzi e ragazze e non avesse preso alcun provvedimento in merito. Secondo alcune ricerche commissionate proprio da Menlo Park, infatti, una ragazza su tre in possesso di un account Instagram sviluppa disturbi di percezione del proprio corpo.

Stop a “Instagram Kids”

Dopo l’inchiesta del Wsj, Zuckerberg si era difeso affermando che in realtà il social «non è tossico per gli adolescenti», ma il capo di Instagram, Adam Mosseri, ha annunciato la sospensione del progetto Instagram Kids, una versione dell’app per minori di 13 anni alla quale la società stava lavorando, insieme all’adozione di una serie di nuovi strumenti per il parental control. Una decisione che sembrava aver placato le polemiche sulla sicurezza, ma certamente l’indagine dei procuratori Usa ora riapre la questione.

Fonte: Il Sole 24 Ore