
Usa-Iran, il rischio giovani radicalizzati: dagli 007 attenzione alta su chi sbarca
L’ultimo è un ventenne di origine marocchina a Perugia. E’ stato arrestato dai carabinieri del Ros giovedì scorso: si era detto disponibile ad unirsi all’Iskp, l’articolazione dello Stato Islamico attiva nel Khorasan (regione dell’Iran). Ma sono sempre più frequenti i casi di giovanissimi – anche minorenni – che si radicalizzano, spesso on line, e sono pronti a sposare la causa jihadista. Un fenomeno seguito con molta attenzione da intelligence e antiterrorismo, considerando l’escalation dei conflitti in Medio Oriente.
Rischio lupi solitari
E l’offensiva israelo-americano contro l’Iran darà ulteriore impulso alla propaganda on line con il conseguente aumento del rischio di attivazioni autonome – i cosiddetti lupi solitari – in assenza di cellule dormienti strutturate sul territorio nazionale.
Attenzione agli sbarchi
Occhio anche agli sbarchi: i flussi migratori sono in crescita e potrebbero portare in Italia soggetti pericolosi. E controlli accurati pure – via terra – alla rotta balcanica, utilizzata per portare elementi islamisti in Europa. Gli sbarchi stanno per tagliare quota 30mila quest’anno, 6mila in più rispetto allo scorso anno, con un aumento soprattutto delle partenze dalla Libia. C’è uno scrupoloso monitoraggio di chi arriva, per intercettare l’ingresso di potenziali profili islamisti. Quanto alla rotta balcanica, sono attivi da pochi giorni pattugliamenti di polizia misti italiani, sloveni e croati al confine con la Bosnia. Dureranno in via sperimentale per tre mesi. Dopo la riunione di domenica al Viminale del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica e del Comitato di analisi strategica antiterrorismo, si stringono dunque le maglie della sicurezza sul territorio nazionale.
Vigilanza rafforzata sugli obiettivi sensibili
Vigilanza rafforzata sui 29mila obiettivi sensibili individuati, dunque, ma l’incubo è quello dell’azione di un singolo in luoghi che non siano necessariamente target israeliani o americani. Nei mesi scorsi in Germania si sono registrai alcuni casi di scuola: auto sulla folla, accoltellamenti per strada. Atti difficilmente prevenibili. Per questo l’invito è a predisporre servizi di tutela adeguati per le località della movida, gli spettacoli che richiamano gente, feste e concerti.
L’effetto Gaza
In Europa gli attentati sono raddoppiati nel 2024 rispetto al 2023 ed il trend è proseguito anche nei primi mesi di quest’anno. E’ l’effetto-Gaza. Non a caso la metà degli attentati è stata ricondotta alla situazione nella Striscia. E gli attacchi sono stati prevalentemente compiuti con armi bianche, da persone che avevano meno di 30 anni.
Fonte: Il Sole 24 Ore