Valle d’Aosta, Testolin confermato presidente. In maggioranza con l’Union Valdotaine entra Fi e il centrodestra si spacca
Renzo Testolin è stato confermato presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta. Esponente dell’Union Valdôtaine, 57 anni, consulente finanziario, è presidente della Regione dal marzo 2023. Lo ha eletto oggi con 21 voti su 35 il Consiglio regionale, insediatosi dopo le elezioni regionali del 28 settembre scorso. Testolin è a capo di una maggioranza a trazione autonomista in cui ha fatto il suo ingresso Forza Italia, al posto del Pd. Alle ultime elezioni regionali è stato il candidato più votato con 3.808 preferenze. Nella piccola regione alpina non è prevista l’elezione diretta del governatore, che viene eletto dal rinnovato Consiglio regionale (35 membri)
Centrodestra in frantumi
Dopo aver dominato con la sua Union valdôtaine le elezioni regionali del 28 settembre scorso (32% dei voti e 12 seggi su 35), Renzo Testolin si conferma dunque presidente della Valle d’Aosta con una maggioranza radicalmente diversa rispetto alla precedente legislatura: non più con il Pd, ma con Forza Italia, Azione, e con gli autonomisti di centro di Stella Alpina e Rassemblement valdôtain. Fratelli d’Italia e Lega restano all’opposizione e il centrodestra va in frantumi, per la prima volta in Italia. «La chiusura dell’accordo per la nuova Giunta regionale rappresenta, a nostro avviso, l’errore politico e strategico più grave che potesse essere commesso per il futuro della Valle d’Aosta in questo momento cruciale» ha tuonato Enzo Amich, commissario del partito della premier Giorgia Meloni in Valle d’Aosta.
Testolin, parole d’ordine: autonomia e sostenibilità
Testolin ha presentato in aula il programma di maggioranza. Quarantatre pagine di propositi con una parola d’ordine: “sostenibilità”. «La nostra autonomia – ha detto – deve essere interpretata concretamente in una visione dinamica, con l’esercizio deciso delle nostre competenze e la difesa della nostra identità, affinché possa essere rinvigorito lo spirito di orgoglio e di appartenenza alla comunità, negli anni un po’ venuto meno. Necessario a tal fine sarà consolidare il confronto trasparente e leale con il Governo nazionale». L’obiettivo di Testolin è aprire un canale di dialogo e di collaborazione con il Governo nazionale di centrodestra, finora rimasto distante politicamente. A partire da alcuni temi come il rinnovo delle concessioni idroelettriche alla società regionale Cva e la riforma dello Statuto speciale (dossier peraltro di competenza di ministri di Fratelli d’Italia). Forza Italia ha garantito tutto questo attraverso Tajani e ottenuto un posto a tavola.
Il nuovo esecutivo
Forza Italia avrà un rappresentante nella compagine di governo: l’esperto consigliere Mauro Baccega è stato indicato come assessore al bilancio (non senza il mal di pancia del consigliere Marco Sorbara, il più votato della lista). L’esecutivo sarà poi completato da cinque assessori dell’Union valdotaine e due degli Autonomisti di Centro. Nel nuovo Consiglio regionale valdostano, uscito dalle elezioni del 28 settembre scorso, Fratelli d’Italia e Lega sono quindi all’opposizione rispetto al governo guidato da Renzo Testolin (Union valdotaine). In minoranza anche il Partito Democratico e la sinistra-ambientalista.
Fonte: Il Sole 24 Ore