
Valvole per Oil&Gas, l’export italiano cresce a ritmi doppi della media mondiale
Non solo il 2024 ha confermato il trend di crescita dell’industria italiana delle valvole, ma inoltre è stato un anno di forte incremento delle esportazioni nell’ambito dell’Oil%Gas, aumentate del 16,9%, il doppio rispetto alla crescita segnata dal commercio mondiale del settore (+8,5%), che ha permesso così di colmare il gap accumulato negli ultimi cinque anni.
Italia leader in Europa
L’Italia ha consolidato la propria posizione su mercati strategici come l’Europa occidentale e il Medio Oriente, con quote di mercato superiori al peso di tali aree sull’import globale, e ha mantenuto la terza posizione mondiale tra gli esportatori di valvole Oil & Gas, dietro Cina e Germania. I dati emergono dall’Osservatorio Ivs-Prometeia, realizzato in collaborazione con il centro studi di Confindustria Bergamo, presentato ieri mattina a Milano in occasione del lancio della sesta edizione di Ivs – Industrial Valve Summit, la manifestazione biennale dedicata alle tecnologie delle valvole industriali e alle soluzioni di flow control, organizzata dalla stessa Confindustria Bergamo con Promoberg, che si svolgerà dal 19 al 21 maggio del 2026.
L’Osservatorio fotografa dunque un settore in salute che, ricorda la vice-presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria Lombardia, Claudia Persico, conta 139 imprese, circa 10mila addetti e un fatturato medio annuo di 3,4 miliardi di euro. Un settore in cui l’Italia è leader in Europa, con il 36,6% della produzione complessiva, è leader europeo e la cui produzione è concentrata in larga parte in Lombardia, in particolare nella provincia bergamasca dove, entro un raggio di 100 km dal capoluogo, operano più di 100 aziende, che generano il 90% del fatturato italiano del comparto.
La sesta edizione di IVS
«L’export è una leva fondamentale per la crescita del settore – sottolinea Claudia Persico -. Per questo è nato Ivs, ormai dieci anni fa, per volontà di un gruppo di imprenditori del comparto che, come Confindustria Bergamo, abbiamo sostenuto». La fiera, che nel 2024 ha registrato 15mila partecipanti da 69 Paesi e il prossimo anno si amplierà con due padiglioni aggiuntivi e un programma esteso su tre giornate, ha come obiettivo proprio il sostegno all’internazionalizzazione dell’industria italiana delle valvole. A trainare la domanda lo scorso anno sono stati soprattutto i Paesi del Medio Oriente, in particolare l’Arabia Saudita, dove le esportazioni italiane sono cresciute a ritmi doppi rispetto ai competitor, grazie ai progetti non solo Oil&Gas, ma anche a quelli legati alle infrastrutture.
Le previsioni dopo il 2026
Le previsioni sull’andamento del comparto nei prossimi anni restano positive, nonostante alcune preoccupazioni legate alle profonde trasformazioni che attendono il settore, legate soprattutto al tema della transizione energetica. La domanda di valvole per il settore degli idrocarburi è infatti ancora sostenuta, sebbene già nel primo trimestre di quest’anno l’export italiano abbia rilevato segnali di una normalizzazione, dopo a crescita record del 2024, con un calo del 6,8%.
Fonte: Il Sole 24 Ore