Van Gogh attraverso gli occhi di Kiefer

Van Gogh attraverso gli occhi di Kiefer

Vincent van Gogh è stato la prima ispirazione artistica di Anselm Kiefer. A 18 anni il giovane studente era partito per un pellegrinaggio in Olanda, Belgio e Francia sulle orme del suo idolo, visitando i luoghi dove van Gogh aveva vissuto e lavorato. E’ stato l’inizio di un legame basato su un’affinità artistica e spirituale durato decenni e che continua tuttora.

La Royal Academy di Londra festeggia gli 80 anni del grande artista tedesco con una mostra che accosta le opere di Kiefer ai quadri e disegni di van Gogh che le hanno ispirate. I visitatori sono incoraggiati a rivedere le opere di van Gogh attraverso gli occhi di Kiefer, che ha scritto di essere stato “colpito dalla struttura razionale e la composizione sicura dei suoi quadri, mentre la vita sfuggiva sempre più dal suo controllo.”

I piccoli disegni che Kiefer aveva fatto nel 1963 durante il suo pellegrinaggio, imitando fedelmente i paesaggi di van Gogh, sono abbinati a quadri di grandi dimensioni – larghi 8 metri e oltre – che l’artista-alchimista tedesco ha realizzato nell’ultimo decennio utilizzando non solo colori a olio e acrilici ma anche foglia d’oro, paglia, argilla, legno, sedimento di elettrolisi e semi di girasole.

Il girasole

Per Kiefer come per van Gogh il girasole rappresenta il ciclo della vita e la condizione umana, radicato nella terra ma sempre proteso verso il cielo e il sole, chiuso di notte e pronto ad aprirsi di giorno. Mentre i girasoli dell’artista olandese sono un tripudio di colori, quelli di Kiefer sono minacciosi giganti neri, che incombono sul corpo dell’artista sdraiato a terra.

Fonte: Il Sole 24 Ore